La Start Up

Better Boyfriend: la startup degli innamorati

Dimenticate le date importanti a causa del troppo lavoro? Ci pensa Better Boyfriend

Cambia il mondo e con lui anche l’amore! I giovani “innamorati” della Silicon Valley, infatti,  sono troppo spesso oberati di lavoro e non riescono a gestire al meglio le loro relazioni personali. A loro ed a tutti quelli che devono concentrarsi sulla carriera dimenticando così le date degli anniversari, quelle di compleanno delle consorti, o peggio, l’appuntamento a cena appena concordato, ci pensa Better Boyfriend la startup che rende l’amore più facile.

La startup

Attualmente la startup è diretta dal CEO Dan Sullivan, ed offre diversi servizi tra i quali un abbonamento con il quale si può ogni mese far recapitare un regalo alla la moglie o alla fidanzata al costo di 70 dollari.

Better Boyfriend ha già, solo per questo servizio, 350 iscritti che producono un fatturato di circa 17,000  dollari al mese. Gli iscritti sono per la maggior parte uomini che lavorano nel settore della tecnologia per aziende come Apple, Google, e Facebook.

Come funziona

Il cliente “innamorato” e “distratto” dovrà prima abbonarsi e successivamente potrà scegliere da un elenco di sette doni possibili, (compreso il cioccolato, il set di thè, la manicure, etc.), che poi vengono consegnati alle partner in un pacchetto senza etichetta per evitare sospetti.

In realtà Sullivan ha dichiarato che circa la metà delle partner sono a conoscenza dello “zampino” di Better Boyfriend nelle loro relazioni personali.

Nella nostra epoca, dunque,non possiamo certamente digitalizzare i nostri sentimenti, ma da un punto di vista puramente “materiale” possiamo farci aiutare nelle nostre relazioni amorose.

Simona

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Nasce Panoxyvir il primo spray nasale che sconfigge il raffreddore

Una startup torinese progetta un farmaco che cura e previene i raffreddori

Addio al raffreddore, alle assenze al lavoro ed alle attività sociali con Panoxyvir il primo spray nasale antivirale in grado di prevenire e curare il raffreddore mediante l’innovativo uso di ossisteroli, molecole fisiologiche derivate dall’ossidazione enzimatica del colesterolo.

La sua attività antivirale ad ampio spettro è in grado di bloccare la replicazione del rinovirus a livello della mucosa nasale. Panoxyvir è in grado di prevenire l’insorgenza dei sintomi e la trasmissione della patologia, incidendo significativamente sui costi sociali da essa generati. Inoltre, Panoxyvir™ potrà essere usato per prevenire alcune patologie respiratorie gravi quali asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Pur non essendo una malattia rischiosa, il raffreddore ha un grosso impatto sulla vita economica e sociale della popolazione. 

Si calcola, infatti che si perdono circa 40mila ore di lavoro e 20mila di scuola ogni anno per i suoi sintomi che obbligano a restare a letto. 

Il raffreddore costerebbe ogni anno 250 milioni di euro agli italiani. Per guarirlo si acquistano circa 700 milioni di euro di medicinali, ecco perché il lancio di questo prodotto da parte della start-up torinese rappresenta un’innovazione importante.

Come è nata la startup

Un gruppo di ricerca torinese PanoxyvirTM, composto dai professori David Lembo e Giuseppe Poli e dai dottori Andrea Civra e Valeria Cagno, presso l’Azienda Opedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga ha ideato il farmaco con l’intenzione di offrire una sorta di antidoto al virus su base naturale. 

Il Progetto,che è già stato premiato da BioUpper, il percorso per sostenere le innovazioni nel settore delle biotecnologie mediche(lanciato da Novartis e Fondazione Cariplo, con il sostegno di PoliHub e Fondazione Humanitas), ad oggi deve solo superare tutti gli studi che precedono la sua messa in commercio e, dunque, sarà necessario continuare il lavoro di ricerca di base su questo processo per arrivare a un farmaco per l'uomo.

Simona

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Guadagnare con la marijuana? Si può ed è legale

Da semplici studenti a uomini d’affari.

studentiCome? Investendo sulla cannabis . David Hua e Debby Goldsberg, due ex allievi della University of Pennsylvania, non sono ancora riusciti a far legalizzare la sostanza.
 
Hanno però scelto di migliorare un servizio esistente, ma poco efficiente: la vendita di marijuana a scopo teraupetico.
 
Come? Consegnandola più velocemente. I software utilizzati sono troppo vecchi e il carico di lavoro manuale è notevole. Inoltre i dati dei clienti non sono stati ancora informatizzati e questo li rende suscettibili a rischi.
 
meadowPerché allora non pensare a un’alternativa migliore? Meadowstartup creata dai due giovani statunitensi, non si figura come azienda fornitrice ma eroga un servizio sussidiario.
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Nelle prime fasi della sua ascesa si presentava come una sorta di organo di mediazione tra clienti e dispensatori di erba. Dopo aver aggirato diversi ostacoli burocratici l'azienda è finalmente decollata. 
 

Come guadagna

Inizialmente Hua e soci ricavano denaro dalle trattenute del 10%, ottenute grazie a nuovi clienti che vengono indirizzati ai dispensari. Ma il duo non si vuole fermare qui. Riesce a gestire anche le ricette mediche indispensabili per ricevere la consegna senza scomodi spostamenti.
 
I clienti possono collegarsi via chat agli studi medici, ricevendo l'autorizzazione e ordinando in maniera diretta il quantitativo necessario, con una spesa di 100 dollari. 
 

La concorrenza

meadowPer quanto sia un’idea intelligente, Meadow non è la prima start-up di questo tipo. Eaze, altra piattaforma web, offre lo stesso servizio per 40 dollari. Come batterla sul tempo? La startup californiana ha deciso di offrire un servizio sempre più competitivo., aggiornando in tempo reale i cataloghi per zona e il tracciamento della marijuana venduta, oltre ai dati dei clienti individuali, spendendo ben 2.1 milioni di dollari. 
 
Il profitto 
Cinque miliardi di dollari. Questa la stima delle entrate per le vendite legali di marijuana che sono destinate ad aumentare. L’intento di Hua e soci è spingere all’abrogazione delle norme sul proibizionismo grazie agli introiti fiscali. Le carceri si svuoterebbero e forse saremo tutti più rilassati.
 
 
 

 

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