La Start Up

Qurami, le file diventeranno un brutto ricordo

Le code negli uffici pubblici, piaga dei nostri tempi.
Il solo pensiero di dover pagare una bolletta o spedire un pacco spesso ci distrugge. L’Istat ha calcolato che ciascuno di noi perde circa 400 ore della sua vita in coda! 
 
Niente paura. C’è chi ha deciso di porre fine  una volta per tutte a calca e confusione biglietti e sportelli. Qurami è l’app che permette di prendere gli appositi numerini direttamente tramite smartphone e seguire lo smaltimento della fila con il proprio cellulare. Roberto Macina, CEO e co-founder,  ha sviluppato l’idea partendo da una domanda personale: « Possibile che nel 2010 non esista un’app che mi aiuti a risparmiare tempo, evitandomi di stare fermo qui?»
 
Così, dopo l’ispirazione avuto nella segreteria di un Ateneo romano, si è rimboccato le maniche  e ha creato l’applicazione che consente di risparmiare uno dei beni più preziosi del nostro secolo: il tempo.  Crasi tra queue (coda in inglese) e  curare, Qurami ha già riscosso grande interesse tra aziende e istituzioni di Roma, Milano e altre città italiane.  Non solo: anche laboratori di analisi, università e agenzie di trasporti stanno cominciando a convertirsi a questa metodologia.  
 
Come funziona 

Qurami ha un servizio di geolocalizzazione  attraverso il quale è possibile scegliere la struttura. Una volta individuata, si preleva il ticket elettronico tramite il telefono e si monitora l’avanzamento della coda. Il sistema indica persino numero di persone prima di arrivare il al proprio turno e tempi di attesa, suggerendo uffici limitrofi con  code inferiori. Non resta dunque che presentarsi all’ora prestabilita. Se la struttura in cui  ci si vuole recare non ha aderito a Qurami, si può segnalare in una sezione apposita dell’app.

Il cliente più importante? Trenitalia
Tra i clienti influenti non solo Enel e Wind. Forse le Ferrovie dello Stato italiane riceveranno meno maledizioni quotidiane, dal momento che Trenitalia ha scelto l’app per migliorare il proprio servizio. La piattafoma  ottimizzerà  i tempi di attesa in biglietteria, consentendo di far la fila prima di arrivare in stazione. 
 
La creazione di Macina è stata notata non solo in terra nostrana, ma anche all’estero. Qurami ha vinto il premio internazionale Uk Italy per l’innovazione ed stata selezionata dalla testata americana TechCrunch tra le startup italiane più promettenti.Grazie alla collaborazione con banche e società di telecomunicazione si è espansa a Panama e in Costa Rica e si sta trattando persino con l’Inghilterra e la sua efficientissima Royal Mail. In attesa di una spinta innovativa anche da parte di Poste Italiane, la prossima mossa è l’espansione non solo geografica ma anche di servizi.  Qurami lancerà infatti Agenda, ampliamento che consente di prenotare i servizi più disparati, dal parrucchiere, alla revisione dell’auto fino al campo da tennis
 
Avete già pensato a come impiegherete quelle 400 ore in più?:)
 
 
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ZanzaMapp, neutralizzare zanzare e malattie in pochi passi

Il principale nemico durante le nottate estive ha oggi una valida nemesi.
Nasce l’ app che geolocalizza le zanzare, fastidioso insetto causa di insonnia e imprecazioni. ZanzaMapp è stata messa a punto da un team di ricercatori dell’ Università Sapienza di Roma. Al di là dell’utilizzo personale, l’invenzione ha scopi nobili, che possono giovare di gran lunga alla collettività. «La mancanza di informazioni condivise mi ha portato alla messa a punto di questa app» dice Cesare Bianchi, co-fondatore della start-up.  «Molto banalmente, affacciandomi verso la paternità, cercavo un posto dove trascorrere l’estate con la mia consorte, che fosse quanto più possibile al sicuro dal rischio Zika, e mi sono reso conto di come ci siano scarse informazioni pratiche su come gestire la presenza delle zanzare. Ho perciò deciso di mettere a frutto la mia esperienza, per metterla al servizio di un progetto come ZanzaMapp, utile per la comunità, e totalmente no-profit». 
 
 La piattaforma  consente di individuare  le zone in cui le zanzare creano maggior disagio, ottimizzando le strategie di controllo. I dati vengono raccolti su uno spazio virtuale data open, accessibile agli enti territoriali. Sarà così possibile verificare  in tempo reale le zona rischio, dove è necessaria un’immediata  disinfestazione. 
 
 Non solo infatti l’app consente di individuare punto geografico e orario della rilevazione ma anche, eventualmente, inviare foto per l’identificazione della specie. ZanzaMapp conta anche una serie di schede informative utili per riconoscere  le diverse specie di insetto, come combatterle e prevenirne lo sviluppo e con alert su nuove emergenze sanitarie. 
 
 “I virus esotici, come il Dengue, il Chikungunya e da ultimo lo Zika, possono essere importati in Italia nel sangue di viaggiatori provenienti da aree tropicali endemiche; se i soggetti colpiti sono punti da alcune specie di zanzare presenti sul nostro territorio, prima fra tutte la zanzara Tigre, possono trasmettere i virus ai loro simili, che dopo pochi giorni possono essere a loro volta in grado di trasmetterli a un’altra persona tramite una nuova puntura: che il rischio di trasmissione di questi virus in Europa sia concreto da anni è dimostrato dall’epidemia del virus Chikungunya avvenuta in Emilia Romagna nel 2007 e da diversi recenti casi di trasmissione autoctona di Dengue in Francia e Croazia» spiegano i ricercatori Alessandra della Torre, parassitologa coordinatrice del gruppo di Medical Entomology della Sapienza, e Beniamino Caputo, collaboratore nell’ambito di ricerche su Aedes albopictus.
 
I dati raccolti  sono pubblici e possono essere scaricati da chi ne fa richiesta, sia a scopo di monitoraggio che  a scopo di analisi per fini scientifici.
 
Zanzare, preparatevi alla guerra. 
 
Irene Caltabiano
 
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Barraq. La bancarella del futuro

Nasce il primo prototipo di “negozio”ambulante per lo shop mobile

Vincitrice nel 2014 dell’edizione di Valore assoluto, bando della Camera di Commercio di Bari di sostegno alle startup, Barraq è la prima piattaforma mobile per i venditori ambulanti

In poche parole è un negozio ambulante dotato di tutti i comfort che può essere montato, ripiegato e facilmente trasportato su ruote.

Perché è nata l’idea

Antonio Spera, l’ideatore del progetto, osservando le condizioni in cui lavorano i venditori ambulanti nei paesi in via di sviluppo ha pensato di facilitargli la vita. In particolare sono costretti a lavorare tra precarie condizioni igieniche e difficoltà a poter vendere di sera per l’assenza di luce. Vi è, inoltre, il problema della difficile trasportabilità della merce unita al costo eccessivo dei singoli pezzi o materiali per costruire il proprio punto vendita.

Le caratteristiche di Barraq

Nasce così l’idea un prototipo di negozio ambulante esteticamente bello e che può essere montato, ripiegato e facilmente trasportato su ruote. Questa “valigia” consente di avere una fonte di energia per illuminare il punto vendita, ricaricare il cellulare, radio, tablet, alimentare il POS mobile o il registratore di cassa. Il prototipo definitivo sarà dotato di altri optional come uno scomparto aggiuntivo per il trasporto merci, un depuratore d’acqua piovana, casse audio, batteria aggiuntiva, insegna luminosa, ecc.

 Barraq, infine,  è un progetto ad alta sostenibilità sociale e ambientale poiché i materiali saranno al 90% riciclati e riciclabili.

Insomma questo progetto rivoluzionerà definitivamente lo shop mobile e sarà disponibile per chiunque (sia venditori che enti) a prezzi accessibili. Per i venditori dei paesi in via di sviluppo, infatti, l’acquisto di Barraq sarà facilitato rivolgendosi direttamente alle ong o attraverso il sistema del microcredito.

Ad oggi il progetto attende ulteriori finanziatori per essere definitivamente perfezionato.

Simona
Brand story agitator

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