Lavorare 2.0

Come fare per ottenere il lavoro che desideriamo nell’azienda che sogniamo?

I migliori siti ed app per facilitare la ricerca online di un nuovo impiego

La ricerca del lavoro può diventare veramente stressante si considera tutto il tempo perso ad affrontare viaggi e colloqui spesso inutili poiché ci si può imbattere in recruiter poco informati e per niente interessati a noi, all’interno di uffici improponibili e con proposte di retribuzione ai limiti della sopravvivenza e peggio ancora con un pessimo ambiente di lavoro.

Non dobbiamo mai sottovalutare,infatti, l’ambiente di lavoro, perché questo è la chiave del nostro successo e della nostra crescita professionale!

Recenti studi evidenziano che un lavoro mal pagato e che non appassiona fa sentire frustrati, producendo gli stessi danni dell'eventualità di non lavorare affatto.

Questo tempo inutile possiamo evitarlo facendo uso di alcuni siti ed app che ci offrono tutte le informazioni utili per dirigerci proprio verso il lavoro che sogniamo, nell’azienda giusta con una giusta retribuzione.

Vediamo quali sono:

  1. Glassdor
    Piattaforma che nasce con l’intento di “mettere in vetrina le aziende” consentendo agli utenti iscritti di conoscere come sono organizzate, i loro punti di forza e quelli deboli, i ruoli, gli stipendi ed altro.
    Le informazioni contenute vengono fornite in modo anonimo da persone che lavorano o hanno lavorato in queste aziende e che vogliono condividere la loro esperienza. maggiori info..
  2. Meritocracy  
    Piattaforma creata da Riccardo Galli e Alberto Manassero che permette agli utenti di trovare le migliori opportunità di lavoro in aziende uniche sia sotto il profilo della loro importanza che del loro ambiente di lavoro e condizioni offerte.

    Basta un gesto! e cioè caricare il proprio CV nella piattaforma e si potranno conoscere luoghi, vision, storia e benefit dell’azienda e persino quelli che saranno i propri futuri colleghi grazie alle video interviste, così da potersi fare un’idea più chiara dell’ambiente di lavoro dell’azienda per la quale sta inviando l’application. maggiori info...
  3. Gild
    Che è una piattaforma utilizzata, questa volta dai selezionatori, che velocizza il processo di selezione e assunzione grazie ad alcuni strumenti come la “smart job reqs creation app” (per formulare annunci ad alto tasso di conversione) ed un tool che consente di pubblicare con un solo click il proprio annuncio di lavoro su migliaia di siti specializzati. maggiori info...

Simona

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Le Università italiane producono falliti!

Qual è lo stato attuale delle Università italiane? 

universit italianee quali sono i cambiamenti che tutti desideriamo?

L’Università deve essere un investimento!

I giovani devono poter mettere il loro futuro nelle mani delle Università italiane ed essere sicuri di avere in cambio preparazione, competenza e tutto quanto occorra per l’inserimento nel mercato del lavoro.

E’ un dato di fatto che le nostre Università vengono considerate vecchie in tutti i sensi, (tanto da scendere troppo in basso nelle classifiche) come vecchia è anche la nostra scuola e che per potersi mettere al passo con le quelle del resto del mondo devono essere riformate.

La riforma deve prevedere che finalmente il merito possa prevalere nelle nostre società e nelle nostre Università, che i privilegi dei professori e delle "baronie" non si perpetuino, lasciando, invece, spazio ad un cambio generazionale, che la produttività scientifica del nostro paese non sia più marginale ma all’avanguardia, che il sistema dei finanziamenti  al mondo accademico sia maggiormente legato a singoli progetti di ricerca e non solo finalizzato al finanziamento degli stipendi e della gestione delle Università, che ci sia più immigrazione intellettuale, anziché emigrazione

E, infine, che le nostre Università siano completamente indipendenti dalla politica!

I punti sui quali dovrebbe concentrarsi la riforma
Liberare gli atenei dai vincoli del pubblico impiego, sburocratizzare il sistema Universitario, rafforzare i criteri di selezione e valutazione dei docenti, magari valorizzando maggiormente le esperienze internazionali, creare un coordinamento di tutta la ricerca svolta in Italia, incentivare gli atenei a disfarsi delle proprie sedi distaccate, ma soprattutto potenziare il diritto allo studio.

Mr.Matteo Renzi sembra aver compreso questa situazione avendo dichiarato che: "Il 2015 è l’anno costituente per gli atenei". 

Ma la domanda è: "riuscirà in questa impresa?"

Ricordiamo, infatti, che il maggiore ostacolo di questa riforma sta nel fatto che così si andrebbero a toccare le garanzie acquisite dai dipendenti degli atenei oggi inquadrati come pubblici impiegati. 

Francamente, la vedo difficile anche che si accetti il coinvolgimento di soggetti privati nella governance e nei programmi universitari.

Simona
Blogger laureata per caso 

 
 
 

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E se di notte ci viene voglia di bere qualcosa?

Niccolò Siciliani, Tommaso Arru e Dimitri Gospodinoff, tre ventenni romani, creano un servizio di delivery notturno che consente agli abitanti di Roma di ordinare, nella fascia oraria che va dalle 18 alle 4 del mattino, un ottimo Aperol spritz oppure del vino o birra ed altro ed accompagnarli con patatine ed altri snak salati ma anche dolci.

Come nasce l’idea

I tre studenti universitari in una tranquilla serata tra amici hanno l’idea: «Eravamo a casa e volevamo qualcosa da bere. Ma erano passate le 11. Abbiamo cercato qualche servizio di consegna sul web, ma nessuno era attivo dopo quell’orario. Allora ci siamo messi a studiare e abbiamo verificato che in altre città europee esistevano servizi di delivery notturni. Allora abbiamo deciso che potevamo farlo noi» racconta Niccolò alla rivista Milionair.

I ragazzi studiano il progetto nel dettaglio, si informano partecipando a fiere, diffondono l’idea in tutte le Università e poi parte il primo investimento da Dimitri.

E così a maggio partono facendo le prime consegne personalmente. Successivamente aumentano le richieste e quindi decidono di avvalersi di collaboratori giovani per supportare il volume delle consegne. Tutto ciò conciliando lavoro e studio: “Si lavora tantissimo. Andiamo a letto dopo le 4. La mattina c’è la sveglia suona presto. Abbiamo i corsi all’università da seguire. Poi si torna a lavoro”.

Ad oggi l’idea ha avuto successo

Il business non solo è cresciuto ma è in continuo aumento. I ragazzi hanno imparato a trovare i giusti fornitori ed i giusti contatti e rivelano il segreto del loro successo.

Per farsi conoscere bisogna “invadere” i punti dove c’è il tuo pubblico. Noi siamo partiti con le università. Molto utile poi sponsorizzarsi su Facebook

Un’idea in più? "Fornire benefit ai primi clienti, come codici sconto per spese future!"

Simona

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