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Amai, la startup israeliana che produce zucchero a zero calorie

Lo zucchero

zucchero1Croce e delizia. Molte persone non riescono a pensare ad una vita senza : toppo triste.

In effetti, da numerosi studi fatti a riguardo, lo zucchero ultimamente sembra essere classificato come il male assoluto. Niente paura: se siete amanti del gusto dolce, le alternative esistono.

Zucchero, perchè non utilizzarlo come cicatrizzante?

Amai proteins, dolcezza senza calorie

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La frutta possiede naturalmente un sapore dolce per attrarre gli animali che, cibandosene, trasportano i semi in luoghi lontani. 

Nella zona equatoriale alcuni vegetali hanno però sviluppato frutti dolcissimi, grazie alla sintesi di proteine speciali che hanno un effetto dolcificante centinaia di volte superiore al tradizionale saccarosio.

Amai proteins, una compagnia israeliana di biotecnologia sta sviluppando, partendo da questi frutti, alternative interessanti allo zucchero ( anche per la cucina kosher!) . 
 
«A dispetto di altri dolcificanti, i prodotti di Amai sono proteine e vengono digeriti nel tratto gastrointestinale superiore, senza influire in alcun modo sulla produzione di insulina» ha detto Ilan Samish, CEO della compagnia.
 

Imparare dalla natura

proteineEstrarre semplicemente proteine dolci dalle piante renderebbe il nuovo ingrediente troppo costoso e quindi non competitivo per l’industria alimentare.

La startup israeliana ha utilizzato il sistema AI-CPD per disegnare una proteina con caratteristiche simili a quella scovata nelle piante, ma che possa essere prodotta in maniera più agile.
 

I lieviti vengono quindi fatti crescere in bioreattori dove si accumulano i metaboliti.  A questo punto il liquido viene lavorato per separare i microrganismi dalle proteine che così possono essere commercializzate.

Ridisegnare le proteine permette anche di eliminare alcune caratteristiche negative, come la presenza di un particolare retrogusto. Oppure renderle più stabili, ad esempio quando vengono miscelate con altri ingredienti oppure sottoposte ad alte temperature.

Le nuove proteine sono ancora in fase di test ma potrebbero presto arrivare sul mercato. Non prima che l’Efsa abbia dato il suo via libera, nel caso non vengano rilevate problematiche per la salute umana.

Combattere l’obesità

obesitàL’obiettivo  è ambizioso. L’eccessiva assunzione di zucchero è uno dei problemi sanitari rilevanti in molti Stati occidentali, dove diabete e obesità causano ogni anno migliaia di morti.

Il 75% di cibo e bevande presenti nel mondo contengono infatti zuccheri aggiunti ( anche prodotti insospettabili come polveri proteiche e salsa di pomodoro).

Utilizzare proteine, invece di carboidrati, per dolcificare il cibo può rivelarsi una alternativa buona e salutare al tradizionale zucchero.

di Irene Caltabianoirene-caltabiano

 
 

 

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Cibi vegetali ricchi in omega 3: quali scegliere e perchè?

Omega 3

Omega-3Abbiamo già discusso in un precedente articolo su ciò che riguardava gli Omega tre di origine animale. Sono essenziali e quindi importanti per la nostra salute; devono necessariamente essere introdotti con l’alimentazione per il nostro benessere.

Quando si parla di omega 3 si fa riferimento, esclusivamente, agli alimenti di origine animale, ed in particolare si pensa subito al pesce

Esistono, però, anche alcuni alimenti vegetali che possono rappresentare una buona alternativa sia in regimi alimentari onnivori, ma soprattutto per chi segue una dieta vegetariana o vegana.

Ricordiamo che la dose minima consigliata di omega 3 è di 250-500 mg al giorno. Vediamo quali cibi vegetali ne sono i più ricchi.

SEMI DI LINO

semi-di-linoI semi di lino sono piccoli semi marroni, molto diffusi e commercializzati in diversi negozi, anche non specializzati. Sono venduti tal quali oppure vengono usati per produrre olio.

Questi semi sono, sicuramente, la fonte più ricca dell'acido alfa-linolenico (ALA), acido grasso omega-3. Per questo motivo, l'olio di semi di lino viene spesso utilizzato come integratore di omega-3

Il contenuto in omega 3 varia a seconda di quale forma si assume: 2,34 mg per cucchiaio di semi interi o 7,2 mg per cucchiaio di olio.

 

Nel caso in cui si scelga di consumare i semi, è bene masticarli a lungo prima della deglutizione, ma questo suggerimento vale per tutte le tipologie di semi.

I semi di lino sono anche molto ricchi di fibre, vitamina E, magnesio. Hanno un ottimo rapporto omega-6 / omega-3 rispetto ad altri semi.

SEMI DI CHIA

semi-di-chia12Anche i semi di Chia presentano un buon contenuto di omega 3. Un cucchiaino, di quantità pari ai semi di lino, fornisce 2,45 mg di acidi grassi omega 3.

Ma questi semi sono soprattutto ricchi di manganese, calcio, e fosforo. Non solo, 28g al giorno di semi di chia, apportano 4 grammi di proteine, e gli otto amminoacidi essenziali.

NOCI

nociLe noci sono un frutto molto nutriente. Per quanto riguarda il loro contenuto in omega 3, circa 4 noci presentano 1,3 mg. Sono, però, una importante fonte di fibra, rame, manganese e vitamina E.

SOIA

soia

I semi di soia hanno un mediocre contenuto in omega 3, circa 1,5 mg

per 100 grammi. Però, i semi di soia sono anche molto ricchi di acidi grassi omega-6, quindi non dovrebbero essere considerati come un'unica fonte di omega-3. Ricordiamo che è proprio l’eccesso in omega 6 ad interferire con la nostra salute.


I semi di soia sono, tra l’altro, una buona fonte di fibre e proteine ​​vegetali e contengono elevate quantità di altri nutrienti, tra cui riboflavina, acido folico, vitamina K, magnesio e potassio.

Il mio consiglio? A proposito dell’introduzione di omega-3, e dei loro benefici indiscussi, la nostra attenzione deve, però, essere posta soprattutto nell’evitare l’eccesso di omega 6, più che la giusta introduzione in omega 3.

E ricorda... la salute viaggia dal web alla tua tavola!

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di Marina Putzolu

Biologa e nutrizionista

 

 

 

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Quattro benefici del topinambur, il carciofo di Gerusalemme

Patata o carciofo?

topinambur1Il topinambur, noto come il carciofo di Gerusalemme, originario dell’America è un tubero commestibile di una pianta che in realtà è una varietà di girasole. Ha l’aspetto di una patata ma con il retrogusto di carciofo. Sono disponibili in commercio tutto l’anno, anche se il periodo migliore per il suo acquisto è nei mesi autunnali ed invernali.

Il topinambur è ricco in minerali come ferro, rame e potassio e numerosi sono i suoi benefici per la salute.

 Il topinambur ha un effetto prebiotico

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I prebiotici sono sostanze non digeribili che stimolano la crescita e  l’azione dei batteri benefici che colonizzano il trattogastrointestinale, quelli che costituiscono la flora batterica intestinale. I topinambur contengono molta inulina, che stimola la crescita dei bifidobatteri e combatte i batteri nocivi che possono causare eventuali disturbi intestinali.

2. È utile nel controllo della glicemia

Il topinambur è ricco in inulina, il principale carboidrato presente, che però non viene utilizzato dall’organismo. Per questo motivo può essere consumato dai diabetici.

Inoltre, è considerato un alimento a basso indice glicemico. Ciò significa che fornisce un lento e stabile aumento dei livelli di glucosio nel sangue.

 

3. Importante nel controllo del colesterolo.

topinambur10

La fibra solubile presente, può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo totale nel sangue abbassando i livelli del colesterolo cosiddetto "cattivo". Altri studi scientifici, inoltre, hanno suggerito come la fibra possa avere altri benefici per la salute del cuore, come la riduzione della pressione arteriosa.

4.Aiuta a rafforzare il sistema immunitario.

Il topinambur contiene piccole quantità di vitamine antiossidanti, come la vitamina C, la vitamina A, la vitamina E. Queste vitamine insieme ai composti flavonoidi come i caroteni aiutano ad eliminare i radicali liberi, offrendo la protezione da tumori, infiammazioni, e raffreddore.

Qualche controindicazione

topinambur10Come abbiamo già anticipato, il topinambur contiene l’inulina, un polisaccaride che però può provocare produzione di gas a livello intestinale, e conseguente flatulenza. Per questo motivo, è bene un consumo moderato del tubero.

Il mio consiglio?

Per diminuire la produzione di gas intestinale, si può procedere con la bollitura o con il congelamento del tubero prima della cottura. In questo modo si riduce la presenza dell’inulina stessa nell’alimento.

E ricordate...la salute viaggia dal web alla vostra tavola!

 

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di Marina Putzolu

 

 

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