Nutrizione e benessere ☚

Sei motivi per mangiare la quinoa

La quinoa è un seme e non un cereale come erroneamente si definisce.

quinoaDeriva dalla pianta Chenopodium quinoa. Ne esistono diverse varietà, riconoscibili soprattutto dal colore che va dall’arancione, al rosso fino al nero. Ha un sapore delicato e dopo la cottura, la sua consistenza è leggermente croccante. Ottima per le zuppe invernali, accompagna bene, in ogni caso, ogni pietanza calda.

Ma perché consumarla? Leggiamo, qui di seguito, sei motivi principali:

 
  • È ricca in manganese, minerale deputato al controllo dei livelli di zucchero nel sangue e delle funzioni tiroidee
  • Buona fonte di magnesio, importante per la salute di ossa e muscoli
  •  Ha un alto contenuto in proteine ed amminoacidi essenziali, che la rendono ideale per coloro che seguono un’alimentazione vegetariana-vegana
  • Presenta fibre, importanti per la funzionalità e regolarità intestinale
  • Ritroviamo un minerale come il ferro, quindi è consigliata in caso di anemia
  • Adatta per i celiaci, perché priva di glutine

Controindicazioni?

quinoa-4È sconsigliato il suo consumo per coloro che soffrono di calcoli renali, in quanto alto è il suo contenuto in ossalati.

Come sceglierla?

È preferibile acquistarla in pacchetti a chiusura ermetica, perché assorbe molta umidità. É dunque consigliato non comprarla come prodotto sfuso, se non siamo certi che il negozio non abbia un riciclo di tale prodotto. Si conserva in frigorifero per diverse settimane, addirittura mesi, se ben chiusa.

Il mio consiglio? Sciacquare i semi sotto l’acqua prima di ogni utilizzo, per eliminare tracce di saponine, contenute naturalmente nel seme. La potete cucinare sia in acqua bollente per un quarto d'ora o tostandola in padella per una manciata di minuti.

Oltre alle zuppe, la quinoa si può consumare nelle insalate di pollo, in quelle di verdure cotte, o ancora potete impanarci le fettine di carne prima di cuocerle in padella.

E ricordate: oggi la salute viaggia dal web alla vostra tavola!

marina-putzolu

di Marina Putzolu

Biologa e nutrizionista

 

 

 

 
 


 

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OGM: promossi o bocciati?

Gli OGM sono ormai conosciuti ai più.

ogmAcronimo di  “Organismi Geneticamente Modificati”, i dibattiti sulla loro produzione non sono mai mancati. 

Infatti, sin dall' introduzione sul mercato, la comunità scientifica ha avuto posizioni contrapposte sulla diffusione di tali prodotti. Oggi molti consumatori, sugli scaffali dei supermercati, sono alla ricerca di prodotti OGM free (nel dubbio, meglio evitarli).

Capiamo bene cosa sono e se interferiscono con la nostra salute.

Cosa sono?

OGMPer OGM, secondo il Ministero della Salute, si intende un organismo, diverso da un essere umano, il cui materiale genetico (DNA) è stato modificato rispetto al suo corredo naturale, attraverso l’accoppiamento e la ricombinazione di diversi elementi.

In parole più semplici, prodotti ottenuti con l’ingegneria genetica il cui patrimonio originale è stato reso più adatto ad un determinato  scopo (in questo caso di carattere nutritivo-alimentare).

Cosa significata “privo di OGM”?

OGM free

Se il prodotto è del tutto OGM Free, significa che non è stato in nessun modo alterato, dunque conserva le sue naturali caratteristiche. 

Esiste però un limite legislativo, per cui un prodotto può contenere alcuni ingredienti OGM senza che questi vengano esplicitamente inseriti in etichetta. In questo caso però, sicuramente, non potrà possedere la suddetta dicitura.

Perché sceglierli?

Sono cibi che hanno acquisito modifiche positive; per esempio possono essere arricchiti in vitamine e quindi,nutrizionalmente, risultare migliori rispetto al prodotto di partenza.

Causano danni all’ambiente?

Senza dubbio la risposta è sì. Purtroppo non possiamo non considerare come l’introduzione di coltivazioni con caratteristiche differenti possa avere un impatto a livello ecologico. E questo può ripercuotersi, ad esempio, su insetti che sopravvivono in determinati ecosistemi.

 

Il mio consiglio?

soia

Scegliere preferibilmente prodotti OGM Free. Tutti i prodotti devono riportare la dicitura in etichetta. Pertanto è bene, come ho più volte ripetuto, leggerla attentamente prima di procedere a qualsiasi acquisto. In particolare i prodotti più spesso “manipolati” sono quelli a base di soia e mais.

E ricordate... da oggi la salute viaggia dal web alla vostra tavola!

marina

 

di Marina Putzolu

 

 

 

 

 
 


 

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Depressione: può dipendere in parte dall'alimentazione?

La depressione è una problematica connessa ai disturbi dell’umore. 

depressione-1Secondo lo European Study of the Epidemiology of Mental Disorders, in Italia la percentuale è dell’11% e colpisce prevalentemente le donne (soprattutto durante il periodo post partum o pre-menopausa). Un disturbo molto comune ma anche parecchio sottovalutato.

Ma perchè si manifesta?Il Ministero della Salute afferma che alle volte è conseguenza di un evento drammatico dal punto di vista familiare o economico-sociale, che sia un lutto o gravi difficoltà economiche; altre volte invece è difficile riscontrare un motivo.

Quali sono i sintomi?

depressione-4

Sempre secondo il sito del Ministero della Salute la depressione si manifesta con “umore caratterizzato da sentimenti ditristezza e sensazione di vuoto interiore, perdita di interesse, sensi di colpa, disturbi del sonno e dell’appetito, astenia e scarsa capacità di concentrazione“.

Non solo si hanno risvolti sulla vita sociale, perché si tende ad allontanare gli affetti, ad avere un rendimento più basso nell’attività lavorativa, ad abbandonare hobby e attività fisica, ma ha chiari effetti anche sull'appetito. Peraltro, si manifesta una maggiore propensione alla malattia, soprattutto durante i cambi di stagione.

Quali conseguenze?

alcol-6Purtroppo chi è vittima di depressione tende ad isolarsi, sfociando in abuso di alcool, droghe, farmaci e, nei casi più gravi, nel suicidio. Riconoscere i sintomi nelle persone che ci sono accanto o chiedere aiuto sono due azioni fondamentali per infondere coraggio alle vittime.

Aiutarsi con la giusta alimentazione

In molti sottovalutano il potere del cibo, che può rappresentare talvolta una medicina naturale. Anche in questo caso alcuni suggerimenti potranno risultare utili per colmare eventuali carenze e ridurre cibi che potrebbero interferire negativamente con l’assorbimento di nutrienti essenziali. Scopriamo insieme a cosa fare attenzione.

 

1)  Innanzitutto ad un' eventuale carenza in:

  • vitamina B12, o cobalamina, presente in pesce, uova, carne e formaggi
  • acido folico, contenuto nel lievito di birra, fagioli, germe di grano e soia
  • acidi grassi omega 3, definiti essenziali, che possiamo ritrovare in particolare nel pesce azzurro

la mancanza di questi nutrienti comporta problematiche a carico del sistema nervoso.

cioccolato

2.     Alcool: non bisogna fare attenzione solo all’abuso, ma anche al consumo abituale di qualsiasi tipologia. Gli alcolici, peressere metabolizzati, rubano al corpo diverse sostanze nutritizie, privando il nostro organismo di quest'ultime

3.     Coccolarsi con il cioccolato, elisir del buonumore. Senza esagerare, ma un quadratino (magari di fondente), è davvero un piacevole momento che potrete regalarvi!

Il mio consiglio? Evitare situazioni di ipoglicemia, in quanto il nostro cervello, per poter funzionare, richiede energia che deriva  dagli zuccheri. Non digiunate. Sentirete più forza e sarete maggiormente in grado di reagire ad ogni situazione.

E ricordate: da oggi la salute viaggia dal web alla vostra tavola!

 

di Marina Putzolu

 

 
 

 

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