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E se facessi la spesa nella spazzatura?

Cari adepti del veganesimo, il vostro credo sta per essere soppiantato da una forza ancora più potente. 

 
Arrivano i freegans, diffusori non solo di un sano regime alimentare ma più in generale di uno stile di vita consapevole e anticonsumistico.
  
Cosa fanno esattamente i promotori della nuova tendenza?  Basano il loro sostentamento su scarti e avanzi di mense, supermercati, mercati rionali e, nei casi più estremi, di cassonetti della spazzatura. Il freeganismo nasce a New York, come risposta anarchica allo spreco e al capitalismo.  I boicottatori delle multinazionali hanno capito che, se non è possibile fermarle, si può comunque attaccarle non acquistando più il loro cibo. E non solo evitando un certo tipo di prodotti, ma sottraendosi totalmente alla spesa per qualsiasi cosa.
 
I principi della dottrina non riguardano solamente i rifiuti alimentari, ma anche il donare una seconda vita a arredamento, accessori per la casa e così via. I trasporti  del materiale saranno  naturalmente eco-friendly, quindi via libera a bike sharing e autostop. Il risparmio non avviene solo per gli oggetti, ma anche per le  abitazioni. Gli edifici abbandonati vengono infatti trasformati in alloggi, centri sociali e luoghi ricreativi. Inoltre un calo delle spese equivale anche a non avere necessità di stipendi milionari.  Senza la necessità di dover sempre contare i soldi si può dunque dedicare maggior tempo a sé stessi.
 
Il fulcro della filosofia freegan è però il dumpster diving, letteralmente “tuffarsi  nel cassonetto”. Abitudine discutibile che viene 

ben descritta da Adam Weissman, fondatore del movimento.
 
« Il freeganismo è una reazione alla grande quantità di rifiuti, ma anche alle ingiustizie delle industrie che sottopagano i lavoratori e che distruggono la foresta pluviale. Come consumatore, mi sono reso conto che ero complice di questo tipo di sfruttamento. Mangiando i rifiuti, dimostro di oppormi a queste pratiche [...] Basta andare nei bidoni che si trovano vicino ai supermercati. Lì si possono trovare confezioni di cibo ancora intatte e in ottimo stato».
 
Notizie che oscurano le leggende sul nostro Gianni Morandi insomma. Una volta si chiamava accattonaggio, ma in tempi di hipster e vegani qualsiasi stranezza diventa moda.
 
Irene
 
Come operano i freegans? Guarda il video!

 
 
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Il potere eco delle case in bamboo

Siete a conoscenza delle virtù sfoderate dal flessibile prodotto nell’edilizia green?
Pensate: in alcuni Paesi si costruiscono vere e proprie case di bamboo. 
Si tratta di un legno non solo molto resistente, tanto da essere stato definito “acciaio vegetale”, ma soprattutto ecologico. 
Caratterizzato da proprietà antibatteriche, si dice che produca ossigeno durante la sua rapida crescita. In una giornata intera il fusto può elevarsi fino a 60 cm. 
Il bambù viene utilizzato per le pareti, così come per i pavimenti, nonché per produrre strutture di diverse dimensioni. 
Alcuni architetti più all'avanguardia, in questi ultimi anni, hanno iniziato a studiarlo sotto un altro punto di vista: e cioè lo stanno considerando come possibile, e soprattutto seria, alternativa al cemento e ai materiali tradizionali impiegati di solito per edificare. 
 
La prima cosa che viene da pensare, in modo errato, è che una casa in bambù non sia capace di sopportare le intemperie. Mai idea fu più sbagliata, perché essendo molto flessibile è in modo specifico indicato per le costruzioni antisismiche.
C'è anche da dire che questo legno è conveniente da punto di vista economico, dato che cresce molto velocemente. 
Se, comunque, nel nostro Paese questo viene visto ancora con forte sospetto, in altre zone, invece, sta diventando un materiale eco-sostenibile sempre più sfruttato. 
 
Realizzare strutture in bambù significa, in primis, rispettare l'ambiente. Utilizzarlo sempre di più nelle costruzioni equivale, tra le altre cose, al desiderio di lasciare un pianeta vivibile per le generazioni future. 
Attualmente è la Cina a possedere il primato di case fabbricate con tale materiale; mentre la Francia sta iniziando a riconoscerne forza e valore. 
 
A che punto è l'Italia?
Anche il nostro Paese è attento al bambù: si coltivano specie locali in regioni come la Liguria, la Sicilia e la Calabria. Anche se è da sottolineare che da noi i tempi di crescita sono più lunghi rispetto ai Paesi asiatici, a causa del clima.
Tra le domande più frequenti: quanto può durare una struttura edificata con esso? 
Anche dieci anni senza intervenire attraverso una manutenzione particolare.
Tra i pionieri del mercato di costruzioni in bambù ritroviamo l'architetto Simon Velez della Colombia, classe 1949. Quest'ultimo ha ideato come sua prima fortunata opera il "Cross Water Ecolodge": un bellissimo albergo situato a Guangzhou (Canton), che rappresenta la fusione perfetta tra la flessibile materia prima, il cemento e l’acqua.
 
 
di Mariagrazia Poggiagliolmi
 

 

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La banana? Non è solo l'unico frutto dell'amor!

Il celebre cilindro giallo non è esclusivamente fonte di innumerevoli doppi sensi, ma può essere adoperato per soddisfare un’enorme varietà di esigenze.  Le molteplici proprietà non valgono solo per la polpa: anche la buccia è adatta a diversi scopi. Ecco dunque una serie di pratici consigli per riutilizzare il prezioso scarto.
 
Compost: 
La parte esterna della banana è un perfetto fertilizzante. Occorre tagliarla in piccoli pezzi per poi interrarli alla base degli arbusti. La miscela può essere sfruttata anche come repellente per parassiti e afidi. Così le nostre piante non si ammaleranno mai.
 
Rimedio contro le verruche: 
È possibile prevenire la comparsa di tali fastidiosi inestetismi, o addirittura eliminarli. Basta strofinare  per qualche giorno e per un paio di minuti un brandello di buccia sulla zona da trattare. Come per magia la vostra pelle tornerà liscia come l’olio.
 
Sollievo per le punture di insetti:
I fastidi provocati dai morsi di volatili molesti possono essere attenuati sempre grazie all’eccezionale frutto. È sufficiente impiegare gli scarti come sopra per ridurre infiammazioni e limitare il prurito.
 
Cura contro l’acne:
Il classico problema giovanile ha ora una soluzione naturale. La prassi è la stessa dei rimedi precedenti, ogni sera, prima di andare a dormire. E sembrerà non siate mai stati teenager.
 
Toccasana per le cicatrici:
Graffi e ferite guariranno più velocemente con le nostre amiche banane. Il processo di rimarginazione viene infatti significativamente accelerato dai principi attivi del proteico alimento.
 
Pulizia delle scarpe:
Le calzature si mostreranno più lucenti fin da subito se verrà data loro una ripassata con le scorze del frutto esotico. Prima di una serata importante fate dunque una capatina dal fruttivendolo, non dal calzolaio!
 
Sbiancamento dei denti:
Volete sorrisi sani e splendenti? Frizionate la buccia sui denti. Le vostre risate risulteranno ancora più seducenti con l’originale dentifricio.
 
Maschere per la cosmesi quotidiana: 
La pelle risulterà perfettamente idratata se create un composto schiacciando l’intera banana. Stendere  poi la miscela sul viso, aspettare qualche minuto e rimuoverla con acqua tiepida.
 
Perché  dunque sprecare questi rifiuti multitasking?  Anche le banane hanno diritto a una seconda vita (che non sia quella dell’allusione al membro maschile).
 
 
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