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Vuoi conoscere nuove persone? Metti una sera a cena con degli “sconosciuti”…

Ti è mai successo di essere insoddisfatto del solito giro di amici, e di aver bisogno di “cambiare aria” per trovare nuovi stimoli, persone con cui condividere nuovi interessi, e perché no, anche un compagno? Spesso il principale ostacolo è la timidezza. Non tutti hanno la disinvoltura (e il pizzico di sfacciataggine necessaria) a lanciarsi in contesti differenti da quelli abituali, soprattutto quando non c’è nessuno a fare da “spalla”. Però, le cose cambiano, in una situazione in cui si è tutti “sulla stessa barca”. Una cena dedicata a persone che non si sono mai  viste prima può infatti essere l’occasione ideale per mettersi in gioco e uscire dal proprio guscio. Roberto Dellanotte, organizzatore de  La Cena degli Sconosciuti ci spiega perchè
 
Com’è nata l’idea dell’iniziativa?
L'iniziativa è nata nel 2002, è la prima cena social proposta in Italia, è quindi la capostipite di questa moda, socializzare a cena al ristorante.
L'idea nasce in quanto le persone desiderano socializzare e qualche volta hanno bisogno di un piccolo aiuto, far trovare quindi seduti alla stessa tavola tanti sconosciuti che in comune hanno la voglia di socializzare, permette ai partecipanti di mettere da parte la timidezza e la paura che spesso si può provare tentando di conoscere una persona nuova in altre situazioni.
 
Qual è la procedura da seguire per iscriversi, e quali sono i costi?
Per poter partecipare alle cene è sufficiente telefonare ai ristoranti del circuito e comunicare la propria adesione. Non bisogna fare alcuna registrazione online, anche perchè molte persone non amano lasciare i propri dati sui vari siti Internet, soprattutto in una situazione delicata come questa.
I costi sono alla portata di tutte le tasche in quanto La Cena degli Sconosciuti nasce proprio per dare a tutti l'opportunità di partecipare. Le cene infatti hanno un costo massimo di 25 euro, e vengono proposte da ristorante a ristorante ad un prezzo che va dai 15 euro ai 25.
 
Cosa direste a un timido, per convincerlo a partecipare? Cosa direste, invece, a chi ha troppe aspettative e, forse investe troppo negli incontri nati durante le vostre serate?
Sicuramente direi che tentar non nuoce, che è meglio provare un'esperienza nuova piuttosto che starsene da solo a cenare a tavola davanti alla televisione. Direi che le cene sono per socializzare, quindi si può incontrare l'anima gemella come una nuova amicizia. Infatti il male dell'era dei social network è proprio il chiudersi in se stessi e vivere una vita virtuale. Su Facebook magari abbiamo 500 amici ma nella vita reale siamo soli!
Quindi usciamo di casa ed incontriamo le persone che nutrono la nostra stessa voglia di fare nuove amicizie.
 
Chi ha partecipato ai vostri eventi vi aggiorna su eventuali sviluppi successivi della conoscenza?
Dopo la cena lasciamo che ciascuno viva la propria vita e le sue nuove amicizie, quindi non indaghiamo su come proseguono gli incontri... Certo è che un po' di mail di ringraziamento ne riceviamo, come ad esempio siamo stati invitati ad alcuni matrimoni dei nostri ex partecipanti…
 
 
A grandi linee qual è la percentuale di “successo”?
Direi che le percentuali sono molto alte, in quanto noi promuoviamo l'iniziativa come una cena per trovare nuove amicizie, se poi nasce l'amore tanto meglio!
Il successo è assicurato proprio perchè come ho detto prima, a tavola troveremo tante persone predisposte a socializzare, proprio perchè a queste nostre cene partecipano persone che nutrono lo stesso interesse di fare nuove amicizie. Quindi è tutto semplice!
 
Il  “mercato” delle organizzazioni di eventi per single è estremamente affollato. Quali sono le vostre peculiarità e punti di forza rispetto ai vostri “competitor”?
Il nostro punto di forza è la semplicità, la nostra iniziativa piace proprio perchè non è uno speed... si cena tranquilli, si chiacchiera, si fanno nuove amicizie, tutto in modo naturale. Inoltre siamo presenti in Italia da 13 anni!
Tanti hanno provato a copiarci ma hanno fallito. Noi ci siamo ancora e siamo in continuo e perenne ampliamento. Siamo stati i primi, la nostra idea vincente è stata copiata ma modestamente rimaniamo sempre i numeri uno. Il problema dei competitor è proprio il fatto che non sono in grado di sviluppare idee nuove ma si limitano a copiare la nostra. Tra poco infatti lanceremo una nuova moda social.... che sicuramente qualcuno vorrà replicare. Ma la cosa non ci spaventa, abbiamo una marcia in più.
 

 

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Speed date: in amore, la fortuna aiuta gli audaci…

Quali sono gli ingredienti principali di una relazione duratura? Difficile, forse impossibile, elencarli in astratto. Di certo, un ruolo importante è giocato dal caso. Non è raro, infatti, ascoltare storie di coppie che si sono conosciute e innamorate dopo un’uscita improvvisata, per un appuntamento mancato o ritardato o magari incontrandosi al supermercato (o al distributore di benzina). D’altra parte, per un single, soprattutto se appagato in altri campi della sua vita, è difficile rassegnarsi al fatalismo: in fondo la felicità è una legittima aspirazione per ognuno di noi. Così, in particolar modo nelle grandi città, non mancano le organizzazioni di eventi per chi cerca l’anima gemella, o, semplicemente, di arricchire la propria cerchia di amicizie.  
Speed Date Roma è una delle realtà più attive nella Capitale. Ecco la nostra intervista allo staff.
 
Com’è nata l’iniziativa?
L’idea di fare l’evento speed date si è concretizzata in seguito alla voglia di creare un gruppo di amici che, a causa del proprio lavoro o per altri motivi, non riescono ad avere il tempo di socializzare, il tutto sotto forma di gioco e in totale allegria e spensieratezza.
 
Qual è la procedura da seguire per iscriversi, e quali sono i costi?
L’iscrizione può avvenire tramite telefono, wazzup o tramite il form presente sul nostro sito oppure tramite quello presente sul sito del locale, i costi sono orientativamente come quelli di un’apericena, 15 euro le donne e 20 euro gli uomini incluso buffet, bevanda a scelta e partecipazione al gioco
 
Cosa direste a un timido, per convincerlo a partecipare? Cosa direste, invece, a chi ha troppe aspettative e, forse investe troppo negli incontri nati durante le vostre serate? 
In tutti i casi noi proponiamo il nostro evento come un aperitivo per single dove l’unico comune denominatore è il voler fare nuove conoscenze, infatti le persone che frequentano ogni data escono sempre soddisfatte dall’esperienza, anche se possono avere avuto o meno la scintilla durante il gioco…
 
Chi ha partecipato ai vostri eventi vi aggiorna su eventuali sviluppi successivi della conoscenza? A grandi linee qual è la percentuale di “successo”?
Molti ci raccontano di essere stati fidanzati con persone conosciute durante lo speed date, molti altri hanno fatto uscite o similari, insomma, tutto sommato il proseguo c’è, dipende poi da loro quanto può durare…
 
 
 
 
Il  “mercato” delle organizzazioni di eventi per single è estremamente affollato. Quali sono le vostre peculiarità e punti di forza rispetto ai vostri “competitor”?
 
Il nostro punto di forza fondamentale è il fatto che Max Monet, il proprietario di Angeli Rock, locale dove si svolge ogni evento speed date, è anche l’organizzatore dell’evento stesso, quindi non ci sono pr o intermediari ed il tutto va solamente a vantaggio degli ospiti che vengono a trovarci, a partire dal buffet di qualità ed illimitato, ad arrivare ai drink miscelati a dovere. Poi nota molto importante è il fatto che l’evento è a numero chiuso, quindi ad ogni serata si crea facilmente la giusta atmosfera che lo rende un successo garantito.

 
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La Scarzuola, un weekend con i fantasmi

La Scarzuola

scarzuola1Ne abete mai sentito parlare?
È un convento in Umbria, per l’esattezza a Montegabbione, provincia di Terni. 
 
LA STORIA
Si narra che, nel 1218, San Francesco d’Assisi seminò un cespuglio di lauro e rose, dal quale fece scaturire una fonte d’acqua. La Scarzuola deve il suo nome, appunto, a questa pianta palustre che iniziò a formarsi, la scarza, che il Santo utilizzò per costruirsi una capanna. L’abside della chiesa custodisce, non a caso, un affresco della prima metà del XIII secolo che ritrae S. Francesco in levitazione.
 
Nel 1956 il complesso conventuale venne acquistato e restaurato dall’architetto Tomaso Buzzi (1900-1981), al quale dobbiamo l’opera attuale de “La Scarzuola” , la città ideale dell’architetto, una costruzione surreale, nella quale è tracciato un percorso simbolico neo-illuminista riferito a conoscenze esoteriche e a sue proprie intuizioni. 
 
Sono proprio questi scenari mistici che attraggono molti turisti, produttori cinematografici, compagnie teatrali, artisti, fotografi e chi più ne ha più ne metta. Non a caso la costruzione è costituita da sette scene teatrali, metafora della vita di ciascuno.
 
C’È CHI VIVE CON GLI SPIRITI

«Possiamo lasciare il materiale fotografico qui?»

scarzuola-2

«Se loro non ve lo rubano, potete stare sicuri»

«Loro chi?»

«Gli spiriti»

Questo è quel che il mio docente di fotografia dello IED ha raccontato a me e la mia classe mentre ci mostrava le Polaroid di uno shooting di moda effettuato in quella location.
 
Guardate come è inquietante che nello sfondo di questa foto appaiano queste “cose” che sembrano effettivamente spettri. Dava realmente i brividi guardare quelle immagini che, tuttavia, risultavano allo stesso tempo affascinanti! Ancor più inquietante è stato pensare al custode che diceva di essere abituato a convivere notte e giorno con queste presenze.
 
 
Cosa dire, a mio avviso è un luogo d’arte assolutamente da visitare! 
Però, non so voi, ma io la notte la passerei piuttosto in un B&B di Terni o Perugia. 
 
 
 
 
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