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Giuseppe e Pietrosilvio Cipolla: mappe concettuali per orientarsi e superare i DSA

Ciò che la solitudine ingigantisce ed alimenta, la condivisione “sgonfia” e rovescia

Davanti a problemi, ostacoli e difficoltà siamo soli, ma avere una rete di supporto è fondamentale, perché ricarica le batterie dopo ogni battaglia affrontata. E rende possibile vincere la guerra che – nostro malgrado – abbiamo ingaggiato.

Giuseppe-Pietrosilvio-CipollaSempre più spesso questa prospettiva assume un ruolo centrale nella diagnosi e gestione/risoluzione delle malattie, fisiche/psicologiche/cognitive che siano. Basti pensare ai Disturbi Specifici Dell’Apprendimento, che finalmente non sono più un tabù. I media hanno cominciato a parlarne, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica; gli addetti ai lavori (insegnanti, psicologi) operano in squadra per garantire il diritto allo studio di chi ne è affetto, e informare i genitori, alleggerendoli, auspicabilmente, di parte del carico emotivo che grava su di loro.

Nell’ultimo anno, però, sono stati due fratelli romani dislessici, Giuseppe e Pietrosilvio Cipolla (19 e 21 anni) a costruire un nuovo “approdo” e luogo di confronto per chi ha ricevuto la stessa diagnosi, oppure è affetto da disgrafia, disortografia, discalculia, o ha Bisogni Educativi Speciali. È il sito DSA Study Maps, che contiene circa 2.000 mappe concettuali liberamente fruibili e catalogate per materia: si va dalla storia a scienze e matematica passando per inglese, storia dell’arte e latino.

Mappe concettuali e DSA

DSA.-Maps-Giuseppe-Pietrosilvio-CipollaGiuseppe e Pietrosilvio Cipolla hanno realizzato le mappe concettuali utilizzando un programma chiamato Super Mappe Evo, che permette il salvataggio in formato jpeg, rendendo agevole la stampa e la condivisione.

Il punto di forza delle mappe concettuali è rappresentato dal fatto che offrono, a colpo d’occhio una panoramica esaustiva e compatta sugli argomenti studiati, dando una “spinta” anche alla memoria.

DSA Study Maps è online da gennaio 2022, e nei primi due mesi ha macinato 100mila visite, con una media di 6mila mappe scaricate ogni giorno. E sui social i follower attivi sono qualche migliaio. 

Ma Giuseppe e Pietrosilvio Cipolla non si sono fermati qui: genitori e ragazzi affetti da DSA e BSE hanno chiesto loro uno sforzo aggiuntivo, un passaggio di livello, un nuovo tassello da aggiungere ad un “cassetto degli attrezzi” mirato e dedicato. È quindi stata inserita nel sito la sezione relativa ai corsi, realizzando un altro desiderio di  chi convive con dislessia e disgrafia: studiare con il supporto di tutor specializzati.

Il percorso di Giuseppe e Pietrosilvio Cipolla, dei ragazzi che già li seguono, e di chi ancora non li ha scoperti, è in divenire. Tutto da scrivere. Insieme.

Francesca Garrisi     

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)


 

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Mr_Unique_Life: il segreto della bellezza di Roma? I dettagli inaspettati

Cosa differenzia un viaggiatore da un turista?

Lo sguardo con cui decide di andare incontro ad un luogo. Chi alimenta il fuoco sacro della curiosità, la capacità di stupirsi tipica del proprio bambino interiore, può viaggiare ogni giorno. Senza dover prendere aerei o treni, portarsi dietro pesanti bagagli, e tantomeno spendere soldi.

Mr_Unique_LifeChi si allena a cambiare costantemente (e letteralmente) punto di vista, viene premiato ogni giorno da una scoperta. Anche se gli impegni lo costringono a percorrere sempre lo stesso tragitto. Così, chi vive a Roma può godere la bellezza di un inaspettato balcone in stile art nouveau, imbattersi in un suggestivo colombario di epoca antica, e sfogliare idealmente un libro di storia al cospetto di un tratto di mura romane.

Tutto questo è a portata di mano: è sufficiente spostarsi sul marciapiede opposto rispetto a quello su cui solitamente si cammina, uscire un po’ prima del solito al mattino per sperimentare un nuovo percorso casa – ufficio… e ritrovarsi con il naso all’insù, come un bambino rapito dal prodigio di un luna-park, sarà inevitabile.

MisterUniqueLife: per diventare cacciatori di bellezza bastano due piedi ed uno smartphone

Chi non ci crede, dovrebbe conoscere la storia di Fabrizio Politi, verace romano classe 1979. Forte di una lunga esperienza come grafico ed art director in importanti agenzie pubblicitarie, ha insegnato (e continua a farlo) a concittadini e non solo, a ri-innamorarsi dei luoghi in cui vivono, e in cui, a causa della forza dell’abitudine, si muovono spesso come intorpiditi, imbambolati da uno stato di trance impenetrabile.

Mr_Unique_LifeAnni fa Fabrizio Politi ha iniziato a condividere attraverso Instagram i suoi scatti di una Roma inedita per gioco, senza alcuna particolare aspettativa o specifica strategia.  Una sorta di scommessa con se stesso: “ce la farò a distinguermi dai migliaia di profili simili al mio? Qual è il modo migliore per raccontare quello che mi rende unico?”.

La sfida è riuscita, se si pensa che oggi Fabrizio Politi ha 133.000 follower su Instagram, e che i suoi MrUniqueCoffee domenicali, a Roma ed in altre città italiane tra cui Genova, hanno visto la partecipazione di un numero crescente di persone, unite dall’irresistibile piacere di camminare con il naso all’insù, assaporare la bellezza non appariscente dei luoghi, e condividerla.

La recente pubblicazione per Mondadori del suo libro Roma. Dentro lo smartphone, a piedi e quasi gratis  è l’ultimo tassello di questa palpitante avventura. Last but non least, però, perché MrUniqueLife si concederà una breve pausa agostana, ma solo per ripartire carico di energie ed idee a settembre. Per seguire tutte le novità step by step, basta iscriversi alla newsletter del suo sito.

 

Francesca Garrisi     

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)


 

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Sapori in fuga, la bottega solidale che vende prodotti realizzati nelle carceri

Rendere visibile l'invisibile

Ci sono esistenze parallele, vite che ci “camminano” accanto, così vicine e nello stesso tempo tanto distanti dalla nostra quotidianità. 

Eppure parliamo di individui che hanno fatto un errore, grave o meno che sia e che, come tutti, meritano una seconda possibilità. 

La difficoltà principale dei carcerati è reintegrarsi in società dopo aver scontato una pena. Dunque, ancora meglio se questa possibilità di reinserimento si sviluppa prima di aver concluso la detenzione. 

Idee in fuga parte proprio da questi presupposti. In primis rendere la vita carceraria meno invisibile agli occhi della comunità. Poi creare delle sinergie commerciali al di fuori del carcere e infine una possibilità lavorativa concreta ai carcerati di ricostruire la propria esistenza.  

«Abbiamo iniziato vendendo prodotti di economia carceraria e abbiamo scoperto come ognuno di questi rispecchi le tradizioni di un territorio o una regione. Da lì un’intuizione: perché non provare a realizzare dei prodotti con un nostro marchio?» racconta Carmine Falanga, presidente della cooperativa sociale Idee in fuga. Ed è proprio da qui che nasce Fuga di sapori, bottega alimentare che vende prodotti realizzati in carcere, creati da materie prime provenienti da penitenziari differenti. 

Sapori in fuga, progettare il futuro

Marmellate, conserve, creme, dolci, birre. Il caffè viene preso dalla torrefazioni del carcere di Pozzuoli, le mandorle dal carcere di Siracusa, il miele da quello di Alessandria. 

Anche i nomi dei prodotti sono simpatici, denotando una certa autironia in chi li realizza: la crema alla noccciola Brigantella, il panettone Mascalzone, il miele Galeotto, gli snack Dolci evasioni, la birra Sbirra o Pentita.

Ogni etichetta racconta una storia di collaborazione tra il mondo esterno e le mura del penitenziario. «Così – racconta Carmine – è nata per esempio una delle nostre birre, la Rubentjna, grazie alla collaborazione tra Fuga di Sapori, il Birrificio Trunasse e Birra Madama, utilizzando il luppolo coltivato dai detenuti della Casa Circondariale Lorusso e Cotugno di Torino.» 
 

All’interno del penitenziario di Alessandria sono inoltre stati realizzati un luppoleto e un apiario. Ma il passo più importante è aver creato una bottega immediatamente accanto al carcere, che possa fungere da filo diretto tra chi sta fuori e chi sta dentro. 

«È importante far lavorare i detenuti – spiega il presidente – ma la vera sfida è garantire loro un futuro dopo il rilascio». Ecco perché l’idea è creare una realtà dove chi termina di scontare la pena prosegua il lavoro anche dopo la fine della detenzione, costruendo non più qualcosa di autoreferenziale ma aperta al mondo dell’impresa. 

Grazie a questa impostazione, Fuga di idee è stata scelta come una tra le dieci imprese finaliste per il premio di Innovazione sociale 2022 della Fondazione Zancan di Padova.  

Non solo cibo

Tuttavia Idee in fuga non è solo bottega alimentare. Anche il laboratorio di falegnameria Social Wood, all’interno del carcere, si sta trasformando in un piccolo polo produttivo. 

«Storicamente si teneva un corso di formazione qualificante, ma parte dell’anno la falegnameria restava chiusa», chiarisce Andrea. «Abbiamo iniziato realizzando packaging in legno da materiale di recupero. Oggi siamo arrivati a produrre circa cinquemila box

Vengono così riutilizzati i materiali che dovrebbero essere buttati via, allungando così la vita del legno. L’ idea è riuscire a creare una rete anche con altre aziende, così da dare una continuità lavorativa anche a chi deve scontare una pena più lunga.  

Un altro futuro è possibile, con una buona dose di volontà e di fiducia. E se il lavoro nobilita l'uomo, mai frase fu vera come in questo caso.  

 

di Irene Caltabiano 

 

 

 

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