Scegliere il lavoro o la vita privata?

Dovrebbe essere una buona notizia per gli insegnanti la “stabilizzazione” del loro lavoro attraverso le cosiddette fasi 2 e 3 della riforma sulla "Buona scuola", in realtà si è trasformata in angosciante attesa poiché dovranno scegliere tra il lavoro e la famiglia.

Parlo soprattutto dei docenti del sud Italia prossimi candidati al trasferimento perchè obbligati a scegliere tra tutte e cento le province italiane ed essendo, attualmente, le scuole del sud sature si avrà una “migrazione forzata al nord”.

Personalmente conosco molti insegnanti in attesa da sempre del "ruolo", ma per pochi soltanto questo evento diventa una occasione da non perdere e una nuove esperienza,  per la  ma la maggior parte si tratterà di scegliere tra il lavoro e la famiglia.

Appartengo ad una famiglia del sud in cui mi è stato insegnato a cogliere tutte le valide opportunità di lavoro indipendentemente da dove esse siano. Io e i miei fratelli, infatti, ci siamo trasferiti altrove e realizzati professionalmente. Abbiamo potuto in questo modo creare una famiglia e prendere casa. Chi non l’ha fatto “si è arrangiato con quello che ha trovato” .

E’ un dato di fatto che il sud (come dice Roberto Saviano) è fallito sia nel settore privato che in quello pubblico. Tuttavia, la “delocalizzazione” del lavoro che nel privato è già da tempo in atto  (si sa che se vuoi lavorare devi essere "disponibile a trasferimenti), nel settore  pubblico fa fatica ad essere accettata.

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Sono oltre centomila gli italiani che ogni anno scelgono di “scappare dall’Italia” o di emigrare al nord per lavoro, quindi  pur condividendo e comprendendo l’infelicità di migliaia di insegnanti che si trovano in un oggettivo stato di difficoltà perché spostati a centinaia di chilometri da casa e magari sono sposati con figli, posso affermare che alternative non ci sono.

Siamo comunque destinati a soffrire. In America, ad, esempio, non si emigra per poter sopravvivere, ci si trasferisce per scelta soggettiva.

A chi dare la colpa di tutto questo? Certamente questo governo come anche quelli precedenti non ha saputo gestire la situazione economica del sud Italia in particolare ma anche dell’Italia in generale dal momento che ci troviamo in questa situazione.

Simona

 

 

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