Rolling couch: sul divano è tutta un'altra musica

“Senza la musica per decorarlo, il tempo sarebbe solo una noiosa sequela di scadenze produttive e di date in cui pagare le bollette” (Frank Zappa)

rolling-couch1Prendete un trio di ragazzi appassionati di musica. Aggiungeteci un divano ed alcuni dei migliori artisti della scena underground, italiana e internazionale, con interviste e live. Qualche breve sketch per dare quel tocco di humor che non guasta mai e avrete Rolling Couch.

Il web è un mezzo potente per la diffusione delle passioni e, con un po’ di fortuna, impegno e parecchia fiducia nelle proprie idee, si possono fare grandi passi. Daniel Solero, Daniele Rodes ed Erich Batagliola, le menti dietro al “sofá rotolante” e componenti del gruppo rock-blues Heroes of the night, hanno avuto l’illuminazione lungo la via di Budapest.

La band (con alle spalle diverse performance live in giro per l’Italia e un’importante esperienza al Grandma’s Warehouse, studio di registrazione di Los Angeles) suona nella capitale ungherese e si confronta con realtà internazionali. Grazie al contesto multiculturale, viene a conoscenza di format quali Jam in the van, Balcony Tv o Mahogany Sessions. Elemento comune? Musica indie e stile casual, jam session e chiacchierate amichevoli con gli artisti, che avvengano dentro un vecchio pullmino Volkswagen, su un balcone o tra quattro mura. Così, perché non creare una versione made in Italy sull’amato e confortevole divano?

I risultati sono interessanti per un format da dodici puntate nato solo nel Gennaio 2017. «Il programma esiste grazie ai rolling-couch2fan. Alcune band più note fanno da cassa di risonanza, altre vengono scoperte e apprezzate grazie a noi» dice Daniel. «Certi artisti è stato facile contattarli dal momento che gravitiamo nell’ambiente e possediamo una piccola casa discografica a Bologna, la Rolling Time Records. Questo ci ha dato la possibilità di immergerci più agevolmente nel vasto e talentuoso mondo, nostrano e non, della musica underground».

Sui comodi cuscini in pelle musicisti che hanno già il loro seguito, quali Pino Scotto e The Bastards sons of Dioniso, ma anche altri cantanti, forse meno noti alle masse, ma dal grande carisma: Panda Kid, Eusebio Martinelli, i Nuju. Un flusso musicale che va dal rock al pop, dal reggae al punk, arricchito da domande e curiosità fuori dal coro rispetto alle solite interviste. Vivamente consigliate le Paolo doesn't play with us, duo bolognese tutto al femminile, prevalentemente di voce e chitarra.  Botta e risposta che consentono di conoscere la persona dietro l’artista, il messaggio oltre la melodia, alimentando la magica connessione fra musica e pubblico.

rolling-couch3«Un sacco di artisti hanno già fatto richiesta di partecipare al programma». Molto entusiasmo dunque ma anche un problema piuttosto comune: le finanze. «Siamo alla ricerca di sponsor. L’autoproduzione ha avuto costi non indifferenti, dallo studio di registrazione al noleggio delle attrezzature. Ma siamo fiduciosi sull’arrivo di fondi e sull’appetibilità di Rolling couch». Sarebbe un vero peccato non vedere una seconda stagione di un format di qualità che dà voce alla musica indipendente e al di fuori dei grandi prodotti mainstream.

Nel frattempo, nota positiva, le puntate verranno trasmesse su 7 Gold, rete locale emiliana. Ho chiesto alla squadra chi sognerebbe di avere come sommo ospite. «Tra i grandissimi, David Gilmour e Jimmy Page. Se rimaniamo leggermente più con i piedi per terra, ma neanche troppo, Jack White, Courtney Barrett, Jake  Bugg e Seasick Steve».

Un grosso in bocca al lupo a questi artisti che hanno messo in pratica la cosa più rock che esista: il coraggio di sognare e fare ciò che si ama. 

 

di Irene Caltabiano

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