Rob Brezny, l'uomo dietro alle supercazzole stellari

Nessun dubbio.

oroscopo-internazionale L’Internazionale, settimanale digitale e cartaceo che raccoglie i migliori articoli di diverse testate di tiratura mondiale, va letto quantomeno per il suo oroscopo.

Lo ammetto: prima di approcciarmi al resto del giornale, la prima cosa che faccio (come il 90% degli italiani) è leggere gli affascinanti accostamenti di parole di Rob Brezny, il mago delle supercazzole stellari.

Parliamoci chiaro: qualcuno ha mai creduto davvero che con Saturno contro un meteorite vi colpirà il tettuccio dell’auto? O che, se incontrerete un uomo Vergine in poco tempo si trasformerà in uno psicopatico che picchia i bambini? ( potrebbe anche essere, ma non dipende certo dal segno).

In barba a tutti i Paolo Fox, io rimango fedele a Brezny. Perché il suo si chiama oroscopo ma non parla né di pianeti, né di stelle. Perché con la sua prosa raffinata e ricercata, vende fumo. Ma, sostanzialmente, un “buon fumo”. Di una leggerezza che suona bene e delizia gli spiriti. E da quel miscuglio a volte indecifrabile di termini si sente ispirato il Toro quanto il Sagittario (senza contare che, nel mio caso, all’80% il buon Rob ci azzecca).

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Ma chi si nasconde dietro all'oroscopo del giovedì?

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Inizialmente, visto l’avatar che campeggia sull’home page di Internazionale, ero indecisa fra Angelo Branduardi e un fratello sconosciuto di Veltroni. Poi ho scoperto che è americano, viene da una famiglia di intellettuali della West coast e che ha deciso di diventare un "figlio delle stelle" proprio per contrastare l’acuta razionalità familiare.

Inizilamente sfrutta questa tendenza all’invenzione per scrivere oroscopi su un giornale online di Santa Cruz (stavolta per compensarela classica "sindrome da tasca bucata" dello scrittore). E il suo approccio ai segni lascia il segno.

Dalle stalle alle stelle, è proprio il caso di dirlo. Il successo arriva infatti con Pronoia, libro antidoto alla paranoia uscito per la prima volta negli Stati Uniti nel 2005. Il termine indica una terapia particolarmente in voga tra gli hippies degli anni ’60 e ’70, che ipotizza un Universo benevolo che cospira a nostro favore. In una spirale di estro creativo Robert ha fatto suoi i concetti principali di questa teoria:

"La crudeltà è noiosa. Il cinismo è stupido. La paura è una cattiva abitudine. La disperazione è pigrizia. La gioia è affascinante. L’amore è un atto di genialità eroica. Il piacere è un nostro diritto naturale".

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Ecco i sette moniti originari da cui ogni giovedì scaturiscono le previsioni che incoraggiano/ scoraggiano i nostri umori.Insomma Brezny è il campione delle supercazzole, imbevute di riferimenti culturali, spesso legati ad arte, letteratura e psicologia, da Allen Ginsberg ad Emiliy Dickinson, da Rimbaud a Kandinsky. 

Lo stesso astrologo rivela:«Mi pagano più o meno per i miei “hobby”: la poesia, la filosofia, la musica e la scrittura. Cerco di essere il più ricettivo possibile con le persone che mi circondano. Comincio la mia giornata con la lettura dei giornali, dal New York Times ai peggiori tabloid. In seguito, studio e faccio ricerche nei più svariati campi: scienza, storia, antropologia ecc. E adatto tutte le mie ispirazioni alla mia lettura degli astri».

Beh, se il giovedì Internazionale riceve puntualmente il picco settimanale di visualizzazioni qualcosa vorrà dire. Addrittura il direttore della testata, Jacopo Zanchini, ha spiegato che talvolta piovono critiche se il verbo di Brezny non viene postato sul sito al solito orario.

Insomma, anche le supercazzole richiedono stile. Capito, novelli astrologi?

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di Irene Caltabiano

 
 

 

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