Rimando a domani? No, bastano due minuti!

“Il viaggio più lungo comincia da un singolo passo” recita un noto proverbio.

procrastinareUna cosa ha sempre terrorizzato l’uomo: il tempo che scorre. Spesso si passa troppo velocemente da «Lo volevo fare» a «Adesso non posso più». La nostra vita necessita di uno scopo ed è costellata da obbiettivi da perseguire: principali e secondari. Ci perdiamo frequentemente in quest’ultimi, senza avere energie sufficienti per concentrarci sui primi. Così ci mettiamo a letto, fiacchi, opprimendo i nostri desideri e procrastinando tutto al giorno dopo. L’indomani la storia si ripete.

Di cosa abbiamo bisogno? Una strategia.

Regola dei due minuti

due-minutiÈ un piano che permette di evitare di rimandare sempre i compiti principali che ci siamo prefissati. Tecnicamente si divide in due step.

1.Come guadagnare tempo

Quando tornate a casa, staccate la testa dal lavoro, liberate la mente e concentratevi su ciò che deve essere portato a termine.  In un primo momento vi renderete conto della quantità di cose che rimandate all’indomani. Per esempio, anziché scorrere la bacheca di Facebook per l’ennesima volta, pensate al tempo che impieghereste a lavare i piatti, portare l’immondizia fuori o mandare una mail importante. Ecco: se l’impegno richiede meno di due minuti fatelo immediatamente.

«Si, va bene. Ma come faccio a sfruttare questo piccolo lasso di tempo per gli obbiettivi ambiziosi?».Il secondo step ha la risposta che cerchi.

2. Sfruttare il tempo guadagnato

È praticamente impossibile  svolgere  i propri compiti primari in meno di centoventi secondi. La regola, però, ci mette di fronte a un dato di fatto: tutto ciò che vogliamo fare può essere iniziato in meno di due minuti. Obbiettivo ambizioso o meno c’è sempre un principio. Applicatevi seguendo il timer e vedrete che i risultati arriveranno in meno tempo del previsto. A insegnarcelo sono persino le leggi della fisica della vita reale.

Isaac Newton

newtonIl principio d’inerzia afferma che un oggetto tende a restare nel proprio stato di quiete in moto rettilineo uniforme. Allo stesso modo avviene con gli essere umani. La regola dei due minuti contrasta l’inazione. Quel che possiamo attivare in un lasso di tempo così breve non è altro che un impulso e uno stimolo che ci aiuta a perseguire l’obbiettivo, grande o piccolo che sia.  

La pratica

Una volta che cominciate a fare qualcosa che vi piace è molto probabile che continuiate anche per ore intere. Entriamo nell’ottica che tutto è possibile, si tratta solo di fare il primo passo. Volete scrivere il libro delle memorie? Iniziate con la regola dei due minuti. Partite da una frase. Non sorprendetevi se,senza rendervene conto, avrete riempito venti pagine.

Qual è la vostra passione o obiettivo? Mangiare più sano? Leggere più costantemente? Nel primo caso potete partire mangiando un frutto al giorno mentre nel secondo sfogliando le prime due righe di un romanzo. Ricordate: l’importante è partire senza pretese. Dite a voi stessi: «Per questa azione impiegherò solo due minuti, un nulla in confronto alle ore che passo sui social ad annoiarmi».

Considerazioni finali

Quel che conta maggiormente non è la qualità delle prestazioni ma la concretezza dell’agire. Non pensate ad avere successo immediato. Solo in questo modo, se siete persone positive, sarete stimolati a perseguire tutto ciò che vorrete. I risultati arriveranno di conseguenza. 

 

di Luca Mordenti

 
 
 

 

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