RE-USE FOR GOOD: la prima bottega dove tutto è gratis

In un mondo in cui tutto ha un prezzo, un negozio in cui non si spende nulla  è una piccola rivoluzione. A Bologna è nato Re-use for good, la prima bottega dove esci con la stessa somma di denaro  con cui sei entrato.
 
La combattono così la crisi le ragazze di Re-use with love, associazione al femminile caratterizzata da una partecipazione trasversale (si va dalle avvocatesse alle casalinghe), che nasce con lo scopo del riciclo solidale. Il progetto Re-use for good è infatti l’evoluzione di una precedente iniziativa, il mercatino dell’usato che si svolge a fine ottobre nella sala del Baraccano, in via Savenella 13.  Nella maestosa cornice di Piazza Santo Stefano ciascuno è infatti libero di portare ciò che non usa  più; non solo abiti, ma anche giocattoli, scarpe, bigiotteria, e tanto altro ancora. Il materiale raccolto viene poi messo in vendita in questa piccola isola solidale, dove si può comprare a prezzi irrisori sensibilizzando sui temi del riuso.
 
 Il ricavato va a piccole associazioni umanitarie, diverse di anno in anno. Per il 2015 il denaro sarà devoluto a favore di Piccoli grandi cuori, associazione che opera nei reparti di Chirurgia e Cardiochirurgia Pediatrica dell’Ospedale S. Orsola- Malpighi.

 
Non tutta la merce però  è adatta a essere venduta, perché magari un po’ usurata. Da qui nasce l’idea di Re-use for good,la bottega  solidale in cui ogni cosa è regalata, e dove le volontarie danno una seconda vita agli oggetti. L’iniziativa è stata così definita per il duplice significato dell’espressione: “riutilizzo del bene” ma anche “riutilizzo a fin di bene”. Il target dell’attività è infatti ben preciso: le famiglie bisognose residenti in città, segnalate da servizi sociali, ospedali o centri di accoglienza.
 
Il  progetto è stato realizzato anche grazie a un bando comunale che prevedeva l’assegnazione di un immobile in disuso. Il locale è stato  dunque rimesso a nuovo e arredato in modo da renderlo il  più accogliente possibile, come una vera boutique del centro. I camerini sono pitturati di fresco nei toni del fucsia e del bianco e la merce accuratamente sistemata sugli scaffali.  C’è persino un abito da sposa. Non mancano nemmeno i capi firmati, dai vestitini Desigual alle maglie Ralph Lauren. Al piano inferiore c’è invece il laboratorio dove la merce viene rammendata e sistemata, per poi essere donata.
 
 
Ogni terzo sabato e secondo martedì del mese dunque, dalle 9 alle 13, i meno fortunati possono recarsi in questa sorta di “bottega della meraviglie” e prendere una quindicina di capi.
 
Spiegano le volontarie dell’associazione che, per chi ha problemi economici, è sempre difficile chiedere aiuto.  Grazie a quest’idea si  può riscoprire il piacere dello shopping, che si sa, fa bene a tutti, soprattutto nei momenti “no”.
 
Una dimostrazione del fatto che la cittadinanza attiva, con delle buone idee e  qualche piccolo strumento, può far nascere dei bei progetti, solidali verso l’ambiente e le persone.
 
 
Una simpatica bimba ci spiega come riciclare delle vecchie camicie! Guarda il video:
 

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