«Non è importante trasmettere regole, ma amore per la natura»

Bambini ed educazione ambientale.

raffaella-caso-1Un tema molto dibattuto in questi ultimi anni. Ma c’è chi, già un decennio fa, si poneva come punto di riferimento per uno stile di vita più eco-sostenibile. Molto prima che bastasse digitare green su un motore di ricerca per ottenere una miriade di informazioni.

Raffaella Caso, genovese di nascita e milanese d'adozione, blogger da 26.000 followers, è autrice di Baby green. Una mamma che ha fatto dell’ amore per la natura il suo marchio distintivo.

Ma Roma non si costruisce certo in un giorno. Anche Raffaella è partita praticamente da zero; dopo la nascita della piccola Carlotta, ha capito l’importanza di trasmettere certi valori. Ha così deciso di condividere sul web la sua esperienza, trasmettendo il verbo ad altri genitori che, magari,  volevano accettare la sfida di uno stile di vita familiare più eco-sostenibile.

Raffaella, perchè Baby green?

«Nel 2009 stavo affrontando il periodo dello svezzamento. Cercavo prodotti, servizi, letture, tutto ciò che riguardava un approccio all’infanzia più rispettoso della natura e meno commerciale. Tempo fa la cultura dell'eco-sostenibile era molto meno diffusa. Dopo la fatica fatta per accumulare materiale, quando ancora non c’era il mare magnum di informazioni di oggi, ho deciso di mettere a disposizione di tutti ciò che avevo imparato. Da quel momento Baby green non ha più smesso di crescere. Ed è diventato un lavoro a tempo pieno».

Il motto  del tuo sito recita “ Il percorso da single ad alto impatto a mamma quasi green”. Quanto tiritenevi attenta all'ambiente pima di aprire il blog?

baby-green

«Lavoravo già sul campo, ma nel settore territoriale. Quando ti nasce un bambino però hai un approccio molto più particolare, maggiormente pratico. Non la classica attenzione al rapporto qualità-prezzo dei prodotti; a questo si aggiunge la sostenibilità di giochi, cibo, esperienze. Una cosa che ci tengo sempre a sottolineare: fare una scelta di questo tipo non è affatto un sacrificio. Avere un approccio green elimina un sacco di fronzoli, riduce tutto all’essenziale».

A questo punto Raffaella ha utilizzato un termine che credo farò ben presto mio: bisogna essere eco-centrici«Eco-centrismo. Ovvero mettere il  benessere dell’ambiente, e di conseguenza il nostro, al centro della propria vita. Una scelta egoistica, nel senso che fa bene anche a noi, nell’immediato, al nostro corpo e alle nostre tasche. Io sono cresciuta negli anni Ottanta, con il boom economico, dove non c’era assolutamente questa concezione».

Cosa ne pensi del diffondere i valori dell’eco-sostenibilità fin da bambini?

raffaella-caso«È fondamentale. Non è importante trasmettere regole, quanto l’amore reale e profondo per la natura. Abbiamo la fortuna di vivere in un pianeta così bello. I più piccoli percepiscono tale bellezza e la rispettano, molto più della generazione precedente»

La scuola che ruolo ha in questo contesto?

«Molti istituti hanno già all’attivo numerosi progetti ed è una cosa positiva. Ma c’è bisogno in primis dell’esempio in famiglia. La mia scelta è stata infatti parlare ai genitori. Se  loro per primi non provano amore per l'ambiente, non possono trasmetterlo ai propri figli. Molte mamme e altrettanti papà stanno aprendo gli occhi, crescendo letteralmente insieme a loro».

Qualche curiosità. Quali sono gli argomenti più letti del tuo blog?

«Sicuramente le ricette; le famiglie, soprattutto le mamme super impegnate ( come lei :D) amano cucinare cose sane e veloci. Al secondo posto ci sono le attività ludiche da fare con i bambini, poi il riciclo creativo e i suggerimenti per i libri».

Progetti per il futuro?

«Ne ho tantissimi, il problema è il tempo. Continuerò a occuparmi del blog, variando l’output del sito, facendo sì che cresca ancora di più».

E noi te lo auguriamo, cara Raffaella.

 

di Irene Caltabiano

 

 
 
 

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