Mutui, quale tasso conviene dopo il referendum greco?

Domandone: "e adesso che tasso conviene scegliere sul mutuo dopo il NO della Grecia"? 

Tutti gli aspiranti mutuatari si staranno chiedendo che cosa conviene scegliere in questa Europa spaccata in due.

Facciamo un'analisi
La BCE, che è la responsabile dei tassi interbancari della comunità europea, per poter far ripartire i consumi tiene basso, quasi a zero, il tasso ufficiale di sconto (TUS), costrigendo le banche della UE a non tenere capitali investiti in fondi, ma a prestarli alle famiglie. 
Infatti, un fondo d'investimento, oggi non rende più del 2%, mentre un prestito o un mutuo arriva a rendere ad una banca fino al 7%.

I tassi sui mutui si compongono di 2 parametri.
Lo spread, che è il guadagno della banca, ed il famoso Euribor (per i tassi variabili) o Irs (per i fissi). La somma di spread e euribor (o irs) determinano il tasso d'interesse del mutuo (TAN)

Oggi lo scenario è un Euribor a 3mesi a -0,02% e un Irs per un mutuo a 25 anni a 1,78%. Ciò significa che chi decide di contrarre un nuovo mutuo, con uno spread medio del 1,80%, riesce ad ottenere un tasso annuo dell' 1,74% (se sceglie il variabile) o del 3,54% (se sceglie il fisso).

Ma dopo la spaccatura causata dal NO della Grecia, che cosa succederà nei prossimi anni?
Di certo chi sceglie un "tranquillo" tasso fisso, non subirà nessuna variazione futura. Per un mutuo di 170mila euro in 25 anni, paga una rata di circa 850€ e la pagherà per sempre! 

Per chi vuole azzardare un tasso variabile, sfruttando l'euribor a -0,02%, pagherà per lo stesso mutuo circa 700€. 

Quindi rispetto al tasso fisso, 150€ in meno al mese, 1.800€ in meno all'anno, 45.000€ per l'intera durata. 

Ma non è proprio così!
Infatti il tasso variabile, se pur più conveniente di 150€ al mese rispetto al fisso, non garantirà mai la stessa rata per 25 anni!

E se la BCE decidesse di alzare i tassi? E se l'Euribor dovesse portarsi tra 1 anno al 2%? E se l'Italia decidesse di portare avanti una politica economica distante dall'UE? Chi può garantirci questi tassi bassi in eterno? Nessuno ha la sfera di cristallo!

In merito alla situazione Greca, poi, chi è in grado di capirne e valutarne gli effetti nel medio periodo? Euro si, o Euro no?

Forse, in questa fase di tassi bassi e di decisa instabilità politica in Europa, conviene spendere 150€ in più ogni mese, ma assicurarsi una rata certa. Al limite, c'è sempre quel santo "decreto Bersani" che ha reso gratuita la surroga, e che consentirà in qualunque momento di trasferire il mutuo in un altra banca più vantaggiosa senza pagare costi extra e notaio!

di E.Merenda - Ceo MutuiperlaCasa.com

 

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