Razzi, il pifferaio magico del 2000

Speravo fosse una barzelletta e invece è, come sempre, la gara a chi la spara più grossa. 
Mi sembra di rivedere la scena di Johnny Stecchino in cui Paolo Bonacelli diceva:« Il vero problema di Palermo.....è il traffico!» E così, a Roma come nella capitale  siciliana, i problemi che affliggono i cittadini non sono di certo trasporti, rifiuti o edilizia...ma le pantegane. Roba da non dormirci la notte.
 
Qual è la soluzione a questi topi dispettosi che non ci fanno arrivare sereni a fine mese? È chiaro. Importare 500mila gatti dall’Asia, pronti ad agire nei punti nevralgici della città. Antonio Razzi, un uomo, una garanzia, il pifferaio magico degli anni duemila, ha proposto la brillante soluzione. Mai che l'aspirante sindaco permetta che i ratti si mescolino all’alto clero. L’invasione è stata infatti maggiormente registrata nelle animate vie di Borgo Pio, uno dei quartieri più antichi della città che sorge al fianco della cancellata di ingresso di Città del Vaticano. 
 
Razzi ha preso due piccioni con una fava: grazie alla geniale idea aumenterà anche i  posti di lavoro. Le gattare non saranno più vilipese e sinonimo di zitelle, ma pubblici ufficiali, con tanto di stipendio. Libere di gironzolare liberamente con vestaglia e mollettone nei capelli. Requisiti? Conoscenza del mercato dei croccantini e del gattese coreano. Perciò a breve aerei pieni di felini sorvoleranno i nostri cieli per la salvezza della capitale. Il grande stratega ha già preso accordi con la Corea per le forniture. 
 
Il (dis)sen(n)atore non ha però calcolato i rischi del caso. Salvini sarà già lì pronto a schierarsi in difesa dei gatti nostrani. Prima gli italiani, non sia mai che i gatti romani rimangano senza lavoro. O Romeo er mejo del Colosseo se incazza
 
 
Guarda il video dell'intervento di Razzi >>
 

 
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