C'era una volta l'uomo: come consumare meno carne ci salverà dall'estinzione

Invasati, modaioli, fricchettoni.
 
Sono solo alcuni degli aggettivi che i “carnivori” riservano ai vegetariani, considerandoli vittime di qualche assurdo sortilegio che li ha fatti rinunciare per sempre a bistecche e filetto. Anche se alcuni esagerano, gli amanti di verdure e frutta non hanno tutti i torti. Diminuire il consumo di carne ha impatto reale sulla salute del Pianeta ma soprattutto sulla nostra. Il mondo infatti si evolverà e si trasformerà, come ha sempre fatto. Ma gli uomini?
 
Spesso ciò che manca è la chiarezza, la spiegazione del perchè il consumo di carne è causa di alterazioni climatiche. Partiamo dalla foresta amazzonica. Perchè andare così lontano, direte voi? Il polmone verde più grande della Terra ha subito gravi problemi di deforestazione, perdendo negli ultimi tre anni un quinto dei suoi alberi.  Una delle principali cause  (il 70% di tutte le problematiche) è l'allevamento del bestiame. La vegetazione viene infatti eliminata per trasformare il territorio in pascoli.  Tale processo ha portato a una perdita di verde maggiore della superficie dello
 
Il Brasile è il maggior esportatore mondiale di carne bovina. Il commercio verso l'Estero, dal 1996 al 2004 è aumentato di dieci volte e il governo lo sostiene con veemenza. Circa 200 milioni vengono importati in Stati Uniti e Europa e ora il mercato si sta espandendo anche in Cina e Russia, e la domanda è in costante aumento.
 
Chiaramente il consumo di carne pro capite è direttamente proporzionale  al tasso di deforestazione. Ma perchè è così dannoso? Gli allevamenti non solo dimezzano la superficie dei polmoni verdi, ma sono la principale fonte di emissione di anidride carbonica, causa del riscaldamento globale. Il termine è noto ai più ma davvero pochi conoscono le reali conseguenze del fenomeno.
 
Cosa provoca dunque il global warming ?Scioglimento dei ghiacciai,  quindi aumento del livello del mare e successive inondazioni. Alterazioni climatiche significative, con modifiche nella distribuzione  delle piogge e  aumento degli uragani. Diminuizione del ph degli oceani, quindi distruzione di molte specie animali e vegetali. E questo considerando solo flora e fauna e non le conseguenze dirette sull'uomo. La popolazione mondiale soffrirebbe un'enorme diffusione di malattie. L'innalzamento dei mari diminuisce inoltre la quantità di acqua dolce e i raccolti peggiorerebbero a causa della temperatura.  Ci sarebbero enormi immigrazioni di massa verso aree sempre più inospitali e incapaci di accoglierci tutti.
 
Tuttavia qualcosa si sta muovendo.  Aziende, ONG e governi stanno adottando misure  per conservare le foreste pluviali  e acquistare solo carne certificata. Le maggiori potenze mondiali, grazie alla COP21, hanno stabilito standard internazionali di controllo sul clima, anche se insufficienti. Il governo brasiliano ha annunciato piani per ridurre il disboscamento. 
 
Finchè non ci sarà reale consapevolezza dell'uso sconsiderato di risorse, non potrà verificarsi un cambiamento significativo. La trasformazione deve avvenire nelle coscienze delle persone e non da fattori esterni, cominciando a compiere piccoli gesti quotidiani. Altrimenti l'umanità potrebbe diventare prima di quanto crediamo, un'antica leggenda.
 
Irene
 
Ecco come vengono  recuperati i terreni da allevamento...Guarda il video!
 

 
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