Chiuso ComparaConti.it, più difficile orientarsi per l’utente

Il mercato finanziario si caratterizza per una pluralità di prodotti offerti all’utenza

ComparaConti.itL’estrema diversificazione, tuttavia, rischia di generare confusione e indecisione: si rendono quindi necessari strumenti che consentano un confronto rapido, intuitivo e sintetico. Qualcosa capace di offrire, già attraverso un colpo d’occhio, le informazioni indispensabili per una scelta motivata e consapevole. Ad assolvere tale preziosa funzione era, fino a qualche giorno fa, ComparaConti.it, motore di ricerca promosso dall’Associazione Bancaria Italiana e gestito dall’Osservatorio Indipendente a cui aderiscono associazioni dei consumatori tra cui Adoc, Adiconsum, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori e Unione Nazionale Consumatori. Nelle scorse ore il sito è stato oscurato.

Si informano i clienti che il portale è momentaneamente sospeso a causa delle novità introdotte in materia di comparabilità delle spese dal Decreto Legislativo 15 marzo 2017 n.37, pubblicato il 30 marzo 2017 nella Gazzetta Ufficiale n.75. Questo ha recepito la direttiva europea sui conti di pagamento (Payment Accounts Directive). Le più recenti disposizioni sul tema prevedono che i motori di ricerca finalizzati alla comparazione dei conti osservino appositi requisiti non contemplati da ComparaConti.it”. Questo l’avviso con cui sono stati allertati i consumatori che si servivano del sito.

ComparaConti.itI tempi previsti per la riattivazione non sono brevissimi: si parla infatti del ripristino (orientativo) dei servizi a novembre, a seguito dell’emanazione di disposizioni ad hoc della Banca d’Italia, atte a definire quali parametri dovranno essere messi a confronto dal motore di ricerca, e di un decreto del Ministero del Tesoro.

“Ci aspettiamo che la nuova normativa venga elaborata in tempi rapidi”, così Gianfranco Torriero, vicedirettore generale dell’Abi. L’Osservatorio Indipendente presieduto da Giorgio Pastori si era espresso a favore dell’oscuramento di ComparaConti.it, e quindi contro una soluzione transitoria.

Nato a seguito di un protocollo d’intesa siglato il 15 luglio 2014, il motore di ricerca era stato rinnovato e ampliato in termini di funzionalità ad agosto 2015. Erano infatti state introdotte opzioni d ricerca come “tempi medi di chiusura dei conti correnti” e “tempi medi di risposta sul credito”.

Quale futuro per ComparaConti.it?

ComparaConti.itIl restyling si accompagnerà, presumibilmente, a una diversa gestione, anche in considerazione del fatto che, in altri Paesi europei, a occuparsi di questo genere di motori di ricerca è un’entità pubblica, solitamente il Ministero dell’Economia.

Quale consiglio per gli utenti?

ComparaConti.itNel periodo transitorio questi dovranno procedere alla vecchia maniera, ovvero stampando i fogli informativi dei conti correnti proposti dalle varie banche, e confrontando le varie voci di spesa previste. In alternativa potranno avvalersi di motori di ricerca privati come Segugio.it, che però offrono funzionalità più limitate e non garantiscono terzietà come ComparaConti.it, o come quello disponibile sul sito di Altroconsumo. 

 

 

 
 
 

 

 

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