Capo Verde, l'arcipelago dei bambini felici

Chi non ha mai sognato le spiagge bianche e il mare turchese del Sud Africa?
 
Destinazioni come Capo Verde sono il sogno nel cassetto di molti.  Il rischio è fantasticare troppo senza avere mai un’idea concreta del modo di vivere del Paese. Se si ha intenzione di costruirsi  una vita in un altro continente è bene informarsi su vantaggi e svantaggi del luogo. Marco, ingegnere edile italiano, ci vive ormai da tredici anni e racconta cosa vuol dire abitare a Boa Vista, isola  dell’arcipelago delle Barlavento ( CV).
 
Com’è partita l’esperienza africana? «Nel mio caso non c'è stato un motivo particolare. Quasi casualmente sono entrato in contatto con una società che doveva costruire un villaggio turistico e, vista la giovane età (avevo 23 anni), mi sono buttato in quest' avventura ». Il trasferimento è stato semplice, poiché la società italiana per cui Marco lavorava si è occupata di tutto.  Anche imparare la lingua si è rivelato più semplice del previsto. Pochi mesi dopo il trasloco infatti il giovane ingegnere incontra la donna capoverdiana che diventerà sua moglie. Nel 2007 tornano in Italia, ma la nostalgia del Sud Africa è troppo forte: si ritrasferiscono un anno dopo.
 
Marco ci racconta di ritmi meno frenetici  rispetto a quelli europei. Vivere a Capo Verde consente di passare più tempo con la famiglia, andare a mare tutto l’anno, una vita più sana per i bambini. «Avendo dei figli ciò che mi rende felice è vedere che qui cercano i loro amici di casa in casa per andare a giocare in piazza e non sono schiavi del PC o dei videogiochi ». I capoverdiani sono gente semplice e cordiale, anche se ci si deve sforzare di imparare la lingua e integrarsi con le categorie locali. La vita dell’isola è indiscutibilmente meno caotica, anche se un po’ ripetitiva. 
 
E il mercato del lavoro? Boa vista è un’isola turistica, quindi conviene puntare su questo settore. Escursioni in auto,

quad, ristoranti, beach bar. Qualcuno punta su campi più classici come agricoltura, pesca e allevamento. Meglio l’attività in proprio, spesso il salario da dipendente non premia gli sforzi fatti.

 
 Il costo di affitti e immobili non è alto rispetto all’Italia. Si varia infatti dai 350 ai 500 euro, a cui sommare costi di condominio variabili. Per quanto riguarda le utenze invece  per quattro persone si spendono mediamente novanta euro al mese di luce, più ottanta euro di acqua, con differenza per abitazioni collegate alla rete pubblica o meno. Se si possiede una connessione privata si paga il trasporto ( 50 euro circa) . Per i prodotti per la casa e generi alimentari si paga una media di 500 euro al mese, , mentre una cena fuori viene sui 15 euro a persona. Nel settore sanitario sono in costruzione alcune cliniche private, attrezzate con vari ambulatori e possibilità di effettuare varie visite specialistiche.
 
Il consiglio di Marco alle persone che voglioni trasferirsi lì? « Passare un periodo più o meno lungo, dai due a tre mesi, e vedere se piace, approfittando magari per girare le altre isole e vedere in quale ci si trova meglio. Le dieci isole hanno caratteristiche abbastanza diverse l'una dall'altra. Tutto poi dipende se chi si trasferisce viene per lavoro, solo per vivere o passare dei periodi brevi durante l'anno ».
 
 
Irene Caltabiano
 
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