Ballare tra il vegetale: Cos'è il progetto 180 gr

Centottanta grammi.

N-zinoIl peso di un disco in vinile. Ma anche di una mela. Cosa c’entra la musica con frutta e verdura? Un binomio che, in effetti, può risultare bizzarro. Enzo Iannece, in arte N-zino, la pensa diversamente.

Il dj napoletano dall’esperienza ventennale ha visto in questo legame qualcosa di più. Un progetto che unisse l’amore per la musica analogica alla rinascita dei mercati rionali.

In un mondo dove l’ascolto si sta individualizzando (basta pensare a quante persone si alienano per strada con le proprie cuffiette) è necessario trovare luoghi alternativi di fruizione.

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Non discoteche o locali ma bancarelle di frutta e verdura, pesce e carne, una consolle con musica esclusivamente analogica, a restituire anche ai luoghi diurni valore di aggregazione.

 Un team composto da un fotografo, un videomaker, un social media manager per riportare la musica nei luoghi popolari, nel senso più bello del termine. Risultato? Un successo inaspettato e migliaia di visualizzazioni.

Raccontare il quotidiano

180 gr-progetto

All’inizio pensavamo di muoverci esclusivamente nei confini regionali. Da subito invece hanno cominciato a contattarci testate radiotelevisive italiane e il progetto ha cominciato a circolare a livello internazionale. Napoli, Avellino, Palermo, Bari per poi puntare verso Venezia e Torino e infine approdare ad Instanbul.

E l’onda musicale non accenna ad arrestarsi. Il rapporto con i commercianti varia di luogo in luogo. «Non vogliamo creare fastidio ma allo stesso tempo suonare durante l’orario di lavoro perché la nostra intenzione è quella di documentare e raccontare, attraverso la performance, la vita del mercato nella sua quotidianità, chi sono i suoi frequentatori, i prodotti che si vendono, le ricette che vengono scambiate, gli aneddoti».

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Di solito sono i contatti sul territorio che fanno da tramite e gestiscono gli aspetti organizzativi. A Palermo gli stessi ambulanti hanno creato spazio per ospitare il dj, a Torino invece è stato necessario compilare un documento di cento pagine perché il mercato è gestito come un vero e proprio esercizio commerciale.

 

Come suona il mercato?

dj-mercatoGroove, boogie, balearic, cosmic, funky, una musica coerente al contesto. Persino il mixer è vintage, un Rotary, per puntare all’autenticità.

I diretti interessati  al servizio sono i promoter, i club che vogliono farsi pubblicità che propongono i loro dj per farsi conoscere. Oppure associazioni territoriali, attente ai prodotti e ai produttori locali, che vogliono animare il mercato e regalargli maggiore attrattiva.

«Ci sono dj che hanno da dire tanto, anche fuori dal club e dj nati solo per far ballare. Io sono alla ricerca dei primi».

 

irene-caltabiano

 

di Irene Caltabiano

 

 

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