Alberta, la cavia sintetica che salverà la vita di molti animali

Pensare che nel 2016 i test di veterinaria vengano fatti ancora sugli animali fa rabbrividire. 
E che molti prodotti vengano sperimentati sul cane, il miglior amico dell’uomo, rende ancora più perplessi.  Si chiama Alberta, la prima cavia sintetica pensata per la sperimentazione scientifica che  potrebbe  rappresentare  la salvezza di molti esemplari. In attesa di ulteriori evoluzioni, aiuterà gli studenti di veterinaria a imparare a svolgere operazioni chirurgiche.  

 

Il dottor David Roy Danielson ha mostrato il funzionamento presso il Syn Daver Labs di Tampa, in Florida. Un cuore che batte e organi che sembrano reali al tatto e alla vista. Una tecnologia avanzata che permetterà di contrastare un fenomeno  su cui si dibatte da anni. Milioni di cani sono morti nei laboratori di chirurgia per permettere l’apprendimento degli studenti. L'invenzione costituirebbe perciò una grossa evoluzione non solo in campo medico. Basti pensare

 a tutte le aziende che si avvalgono ancora di cavie per comprovare la qualità dei propri prodotti. L’obiettivo finale degli ideatori di Alberta è porre fine all’utilizzo di animali nei laboratori nel più breve tempo possibile. Hanno infatti avviato una  campagna crowdfunding  per raccogliere 24 milioni di dollari e mettere a disposizioni cani sintetici alle scuole veterinarie di tutto il mondo. L’invenzione è tanto utile quanto costosa: il prezzo di Alberta  è infatti 28.000 dollari, ma può essere riutilizzato dalle 35 alle 40 volte, con pezzi da sostituire a simulare diversi disturbi. 

Se l’idea si dimostra redditizia, l’azienda ha già in mente la prossima linea: il gatto. 

 

di IRENE CALTABIANO

 

 
 
 

 

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